L'azienda, che ha rilanciato il cibo 'Made in Italy' nel mondo, si quoterà a Piazza Affari.
Oscar Farinetti, imprenditore proprietario di Eataly, aggiorna il valore del suo ‘gioiellino’ in vista della quotazione in Borsa. Il patron ha parlato di un’offerta pari a 1,2 miliardi di euro ricevuta per cedere la sua azienda che quest’anno sta facendo registrare una crescita del 33%.
Il marchio ha contribuito al rilancio del cibo ‘Made in Italy’ nel mondo, promuovendo l’enogastronomia nazionale di alta qualità a prezzi sostenibili. Il brand Eataly è nato sette anni fa riunendo un gruppo di piccole aziende dell’agroalimentare e diventando in breve tempo simbolo italiano a livello internazionale, con un supermercato a New York che va a gonfie vele e un secondo punto vendita nella Grande Mela in apertura.
Eataly al momento conta su 23 strutture in giro per il mondo, ed è vicina a fatturare 400 milioni entro l’anno.
Oscar Farinetti ha dichiarato in mattinata che il brand di cui è proprietario si quoterà a Piazza Affari e non a Wall Street, malgrado gli affari vadano molto bene in America. Farinetti, infatti, ritiene che sia uno scandalo non avviare l’Ipo in Italia:
Sarebbe uno scandalo non quotarsi in Italia. L’assetto azionario da qui alla ipo rimarrà lo stesso, nessuno di noi soci venderà quote anche perché tra due anni Eataly avrà messo in cassaforte le nuove aperture di molti negozi. Eataly è un brand mondiale ed è giusto che sia di tanti italiani. Nel dirlo, non c’è nessuna polemica, precisa, con chi ha fatto scelte diverse nel panorama imprenditoriale italiano. Il mio sogno non è quello di vendere a banche o lobby. Iovoglio vendere tante piccole quote a centomila italiani.