Piazza Affari positiva in attesa dell’Ifo

by Redazione Commenta

I dati macro da tenere d'occhio in giornata.

In Borsa sono numerosi i dati macroeconomici da tenere d’occhio oggi. Tra questi, nello specifico c’è l’Ifo di giugno: le stime degli economisti parlando di indice di fiducia delle imprese tedesche in leggero calo a 108,1 punti dai 108,5 di maggio.

Nel frattempo la Francia ha appena pubblicato il dato definitivo sul pil del primo trimestre: +0,6% trimestre su trimestre, una conferma della crescita congiunturale rilevata in prima lettura. Nel pomeriggio il focus è sulla lettura finale (la terza) del pil Usa sempre del primo trimestre: gli economisti prevedono ancora un dato in contrazione dello 0,2% annualizzato, ma meno pesante rispetto al -0,7% evidenziato nella seconda lettura.

Lo spread Btp/Bund sale a 130 punti dai 128 della chiusura di ieri; il tasso decennale riparte dal 2,15%, dopo essere sceso ieri a quota 2,06%, minimi da inizio giugno. Secondo quanto comunicato ieri sera dal Tesoro, nelle aste di venerdì 26 verranno offerti 6,75 miliardi di euro di Bot semestrali (a fronte dei 7,7 miliardi in scadenza) e fino a 1,75 miliardi di Ctz. Si tratta delle ultime aste con regolamento sul primo semestre dell’anno, con il Tesoro che a oggi ha coperto circa il 56% delle esigenze 2015.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse Mib sale dello 0,40% a 23.661 punti, si guarda alle banche dopo il via libera del governo, nel Consiglio dei ministri terminato ieri sera, al decreto legge sulle misure per favorire il recupero dei crediti da parte delle banche. Il provvedimento consente di accelerare l’escussione delle garanzie sui crediti e introduce un regime fiscale più favorevole sulle rettifiche di valore.

Queste ultime potranno essere detraibili fiscalmente in un anno, rispetto ai cinque anni previsti finora. Il varo del decreto, ha sottolineato il ministro Padoan, non esclude più avanti la costituzione di una bad bank propriamente detta, ovvero di un veicolo munito di garanzie pubbliche che rilevi le sofferenze bancarie. E’ invece slittato il previsto varo dei cinque decreti legislativi di attuazione della delega fiscale; a tal fine ci sarà una nuova convocazione del Cdm entro sabato.

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