Btp, asta positiva e tassi ai minimi storici

by Redazione Commenta

Dopo l'asta di Bot di ieri, anche l'ultima del 2014 si conclude molto bene. Merito di Draghi?

Si è conclusa l’ultima asta di quest’anno sul medio e sul lungo termine. CcTeu e Btp a cinque e dieci anni fanno registrare nuovi minimi storici.

Apprendiamo che la domanda è molto alta e, secondo gli operatori, la discesa ulteriore dei rendimenti è stata provocata dalla varietà di acquisti che ha coinvolto il reddito fisso europ a seguito delle ultime dichiarazioni rilasciate dal governatore della Banca centrale europea Mario Draghi.

Come è noto, tali dichiarazioni lasciano presagire, stando ai mercati, l’avvicinamento del Quantitative Easing per l’Eurozona. La richista alta su Btp italiani ha compresso il rendimento, il quale è sceso sotto la soglia dell’1% per i Btp a 5 anni e ad un passo dal 2% per i Btp decennali, ben al di sotto dei precedenti minimi storici segnati, rispettivamente, lo scorso agosto e lo scorso settembre.

I rendimenti dei titoli di Stato italiani calano dunque a nuovi minimi storici, dopo i rialzi degli ultimi mesi.

Oggi il Tesoro ha collocato 7 miliardi di euro di Btp e CCTeu, il massimo del range stabilito che andava da 5,5 a 7 miliardi di euro. Nel dettaglio, sono stati piazzati 3,5 miliardi di Btp a cinque anni con un rendimento sceso dall’1% allo 0,94%, valore più basso dall’introduzione dell’euro. Le richieste degli investitori sono state pari a 5,1 miliardi di euro.

Assegnati anche 2 miliardi di Btp decennali a un tasso del 2,08%, in calo di 36 punti base rispetto al 2,44% del collocamento di ottobre con richieste per 3,6 miliardi. Anche in questo caso il rendimento tocca il minimo storico.

In discesa dall’1,25% all’1,10% anche il rendimento dei CCTeu, posizionati per un importo di 1,5 miliardi di euro.

Occorre ricordare che anche l’asta di Bot di ieri è stata un successo. Questa nuova inversione di tendenza dei rendimenti, che interessa in generale tutte le periferie dell’Eurozona, è dovuta soprattutto alle attese per un intervento della Banca centrale europea a sostegno dell’economia di Eurolandia

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