Tassazione riserve oro invariata al 6% ma con un tetto massimo

by Redazione 1

Dopo la critica della Banca centrale Europea in merito alla decisione del governo italiano di tassare le riserve in oro, il ministro dell'economia..

Dopo la critica della Banca Centrale Europea in merito alla decisione del governo italiano di tassare le riserve in oro, il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha annunciato il contenuto dell’emendamento relativo alla suddetta tassazione dopo la revisione operata a seguito del parere contrario della Bce.

L’emendamento, in particolare, lascia invariata la disposizione relativa alla tassa sulle plusvalenze in oro con un aliquota pari al 6% ma, allo stesso tempo, prevede che il prelievo complessivo non può eccedere i 300 milioni di euro.


L’emendamento, inoltre, prevede che la tassa venga applicata alle riserve della Banca d’Italia esclusivamente previo parere della Banca Centrale Europea e comunque nella misura idonea a garantire l’indipendenza istituzionale e finanziaria della Banca centrale, rispondendo così alla preoccupazione espressa nei giorni scorsi dalla Bce, timorosa che la tassazione sulle riserve in oro potesse pregiudicare l’indipendenza della Banca d’Italia.


Il ministro Tremonti, annunciando l’emendamento tramite una lettera alla presidenza della Camera, ha affermato che la nuova formula recepisce tutte le indicazioni della Bce.

Il governo, inoltre, come richiesto dalla stessa Banca Centrale Europea, ha già avviato la procedura volta all’acquisizione dei pareri da parte della Bce e si riserva di acquisire il parere prima della conclusione dell’iter parlamentare del provvedimento.

La tassa sull’oro, in particolare, entrerà in vigore sessanta giorni dopo l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Tremonti, inoltre, ha specificato che la tassa viene applicata esclusivamente sulle plusvalenze maturate e non realizzate, contrariamente alle imposte sulle plusvalenze o sui redditi da capitale che, invece, sono applicate sugli importi dei profitti realizzati. Il ministro, tuttavia, ha sottolineato che la disponibilità di oro “assume a presupposto di imposizione un evento di carattere sostanzialmente realizzativo e quindi strutturalmente idoneo al concorso della formazione del reddito“.

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