Atlantia-Gemina fusione approvata dai cda

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Finalmente è arrivato il via libera alla fusione tra Atlantia e Gemina. Il consiglio di amministrazione delle due società coinvolte nell’operazione hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Gemina in Atlantia

Finalmente è arrivato il via libera alla fusione tra Atlantia e Gemina. Il consiglio di amministrazione delle due società coinvolte nell’operazione hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Gemina in Atlantia, che porterà soltanto la holding ad essere quotata alla borsa di Milano. Definito anche il rapporto di concambio delle azioni. E’ stato deciso un concambio di 1 azione Atlantia ogni 9 azioni Gemina. Questo rapporto vale sia per le azioni ordinarie che per quelle di risparmio.

In una nota congiunta da parte delle due società coinvolte nel deal, si legge che la fusione è il punto di approdo di un progetto industriale che ha come obiettivo la creazione di un operatore di primaria importanza su scala globale nel settore delle infrastrutture autostradali ed aeroportuali. D’altronde, i numeri della nuova entità parlano chiaro: 5.000 km di autostrade a pedaggio e oltre 41 milioni di passeggeri aeroportuali nel 2012”.

â–º ATLANTIA-GEMINA: FUSIONE SARA’ CON OFFERTA IN AZIONI

La fusione tra Atlantia e Gemina consentirà al nuovo gruppo di avere attività geograficamente diversificate. Da un lato si sfrutterà le potenzialità di Atlantia legate alla sua presenza in mercati emergenti con forte potenziale di crescita, come il Cile e il Brasile; dall’altro, si potrà far leva sulle dinamiche del traffico aeroportuale del principale scalo italiano, che puà beneficiare del crescente traffico inbound proveniente dai paesi emergenti.

â–º OPA O OPVS PER GEMINA-ATLANTIA?

Il progetto di fusione ha preso il via già lo scorso 9 gennaio. Ora la nuova entità avrà il pieno controllo di Austostrade per l’Italia (100% del capitale) e il 96% di Aeroporti di Roma (AdR). Atlantia aumenterà il proprio capitale sociale per un valore nominale massimo di 164 milioni di euro, attraverso l’emissione di nuove azioni ordinarie da 1 euro. La fusione non determina obblighi di Opa o conguagli cash.

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