
L’aumento di capitale potrebbe essere messo in pratica già all’inizio dell’anno prossimo, e già cinque banche sarebbero al lavoro per portare avanti al meglio tale progetto.

L’aumento di capitale potrebbe essere messo in pratica già all’inizio dell’anno prossimo, e già cinque banche sarebbero al lavoro per portare avanti al meglio tale progetto.

A Wall Street l’indice Dow Jones ha chiuso le contrattazioni lasciando sul campo lo 0,83%, il Nasdaq ha perso lo 0,69% mentre l’S&P ha ceduto lo 0,81%. A trainare al ribasso i listini sono stati in particolar modo i titoli del settore energetico e le materie prime.

La notizia è stata diffusa attraverso un comunicato in cui viene specificato che 626,5 milioni di dollari dell’esborso totale sono di competenza di Enel. Gazprom ha già versato la prima quota di 384 milioni di dollari, cifra di cui Enel ha incassato 153,5 milioni, mentre la seconda parte del corripettivo verrà versata entro marzo 2010.

Questa è una circostanza che è stata rilevata in tutta italia anche se in maniera più significativa nel Mezzogiorno, basti pensare che nella perta meridionale della penisola per ogni 100 euro di prestiti erogati dalle banche sono richiesti più di 40 euro di garanzia.

Il sondaggio condotto da Markit intervistando 2000 imprese, in particolare, ha mostrato che l’indice Pmi servizi è salito a 50,6, raggiungendo così il livello più alto da maggio 2008. L’aspetto più clamoroso, tuttavia, è che si tratta di un risultato superiore alle attese, che parlavano di un indice pari a 50,5, e che rispetto al 49,9 di agosto è riuscito a superare la barriera dei 50 punti che divide le fasi di contrazione e di espansione dell’economia.

Attraverso questa tipologia di mutuo, in particolare, viene applicato un tasso fisso per due anni, dopodichè sarà il cliente stesso a decidere se proseguire sempre con il tasso fisso o se, al contrario, cambiare il piano di rimborso applicando il tasso variabile. In questo modo, quindi, il cliente può scegliere il tipo di tasso in relazione alle sue esigenze e all’andamento dei mercati finanziari.

Negli ultimi 10 giorni il titolo di Tiscali ha avuto un aumento di circa 60 centesimi di euro portandosi oggi a 3,80 euro per azione in apertura.

Con l’aiuto del presidente Dieter Rampl, sono state proposte varie misure, per un totale di 4 miliardi di euro, per aumentare la solidità patrimoniale di Unicredit. Le opzioni più plausibili però sembrano essere due: la prima prevede Tremonti Bond e aiuti di Stato dall’Austria, mentre la seconda prevede una ricapitalizzazione del gruppo.

Uno degli aspetti fondamentali da tener presente è l’incontro previsto a breve della Fomc, la Federal Open Market Committee (ossia il Comitato federale del mercato libero), che questa sera annuncerà la decisione presa per quanto riguarda la politica monetaria della banca centrale Usa, anche se va detto che il mercato non si attende un imminente aumento dei tassi di interesse.

Dalla ricerca, in particolare, è emerso che un cittadino privato per la gestione del proprio conto corrente spende in media in un anno in Belgio circa 58 euro, in Irlanda 82 euro, in Germania di 89 euro, in Gran Bretagna 103 euro, in Francia 154 euro mentre in Italia ben 253 euro.

A seguito del rinvio dell’udienza, quindi, la società ha tempo fino al 6 ottobre per presentare una propria memoria aggiuntiva e su cui la Procura potrà eventualmente rispondere entro il 12 dello stesso mese.

E’ chiaro che le quotazioni dei titoli petroliferi rispecchiano l’andamento del prezzo al barile del greggio ed infatti oggi che il prezzo per un barile di petrolio è nell’intorno dei 70 dollari al barile, nel giro di un anno potrebbe raggiungere gli 82 dollari al barile.
Royal Bank of Scotland ha deciso di motificare il proprio target price nei confronti del titolo di Saipem portandolo a 22,5 euro ad azione aumentando così di 7,7 euro ad azione.

Il prossimo anno invece si registrerà una crescita dello 0,7% contro lo 0,5% previsto dal Dpef, il rapporto deficit/Pil nel 2009 si attesterà al 5,3%, al 5% nel 2010. Il dato, al netto delle correzioni per il ciclo, è del 3,3% nel 2009 e del 2,8% nel 2010.
Per quanto riguarda invece il debito è segnalato al 115,1% del Pil nel 2009 (il Dpef prevedeva 155,3%), al 117,3% nel 2010 (Dpef 118,2%), nel 2011 debito al 116,9% del Pil (contro il 118%) e nel 2012 al 115,1% (rispetto al 116,5%).

Tra i piani di Magna, inoltre, rientra anche la chiusura dell’impianto di Antwerp in Belgio che comporterà il licenziamento di 2.517 lavoratori. Altri 2.090 posti saranno persi in Spagna, 1.373 nell’impianto britannico della Vauxhall e 437 posti in Polonia.