
Negli anni scorsi la Fox di Murdoch (che fattura da sola 30 miliardi l’anno) vendeva alcune delle serie televisive più famosa a Mediaset che poi passavano su Italia 1, ma ora anche questi accordi sono in pericolo.

Negli anni scorsi la Fox di Murdoch (che fattura da sola 30 miliardi l’anno) vendeva alcune delle serie televisive più famosa a Mediaset che poi passavano su Italia 1, ma ora anche questi accordi sono in pericolo.

In Europa le cose sono andate meglio, a Milano il Ftse Mib ha fatto registrare un guadagno dello 0,5% mentre il Ftse All Share dello 0,44%.
Parigi ha chiuso con un rialzo dello 0,56%, Francoforte dello 0,54% e Londra dello 0,82%.

A rivelare queste previsioni è stato il presidente del gruppo Roberto Colaninno il quale ha spiegato che l’ottimismo di Piaggio deriva soprattutto dal fatto che il gruppo ultimamente sta guadagnando quote di mercato in tutti i paesi europei.

Ed è proprio per tutelare il cliente da questi rischi che BNL offre tra i suoi prodotti Carte no problem, una polizza assicurativa che protegge in caso di furto o di smarrimento dei mezzi di pagamento. Carte no problem, in particolare, offre un servizio di assistenza e copertura dei rischi collegati a furto e smarrimento delle carte di credito e bancomat sia emessi da BNL che da altri istituti, nonchè dei libretti di assegno emessi esclusivamente da BNL.

A segnalarlo è stato l’Istat che ha attribuito questo risultato piuttosto preoccupante soprattutto ad una consistente riduzione dei flussi verso i paesi dell’Unione europea che, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2009, sono calati in totale del 26,9%.

Per quanto riguarda invece il fatturato complessivo, che include sia le vendite di software che gli introiti derivanti dalla manutenzione dei programmi acquistati in precedenza, ha subito una contrazione del 5% a 5,05 miliardi di dollari, al di sotto delle stime che parlavano di 5,24 miliardi.

Marchionne però oltre a questo non si è sbilanciato molto, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla produzione della Fiat 500 in America, così come non ha detto niente riguardo al ritorno di Alfa Romeo negli States.

I dati Usa poi hanno aiutato ancora di più le borse, infatti si è registrata una produzione industriale in crescita nel mese di agosto, mentre l’inflazione è sotto controllo. A Milano il Ftse Mib ha guadagnato l’1,55%, a quota 23.465 punti, mentre l’All Share l’1,49%.
Tra gli industriali grande balzo del titolo Tenaris, +4,53%, che ha programmato l’investimento di 800 milioni di dollari per andare a raddoppiare la capacità produttiva di tubi in uno stabilimento messicano.

All’assemblea straordinaria, inoltre, verrà sottoposta l’approvazione della proposta di modifica dell’art. 5 dello statuto sociale, ovvero l’eliminazione del riferimento al valore nominale espresso delle azioni ordinari.

Fiat, in particolare, prevede di vendere insieme a Chrysler circa 6 milioni di veicoli. Ad affermarlo è stato l’amministratore delegato Sergio Marchionne che ha raggiunto oggi lo stand Fiat al Salone di Francoforte dove ha spiegato che quello relativo alla vendita di circa 6 milioni di veicoli è un qualcosa di assolutamente necessario per creare un gruppo che sia in grado di sopravvivere nel prossimo decennio.

Gli aumenti congiunturali più importanti sono stati registrati nel settore dei trasporti in cui c’è stata una crescita dell’1,8% e nel settore relativo alla ricreazione, spettacoli e cultura che è salito dello 0,6%. E’ rimasta praticamente invariata, invece, la situazione relativa ai servizi sanitari, alle spese per la salute e all’istruzione.

Ora il presidente ed il direttore generale Area Corporate e Mercato dovranno determinare i piccoli particolari per l’emissione di questi bond, quali tempi, caratteristiche ed importi.

Un’indagine della Federal Reserve ha rivelato inoltre che ha fatto passi da gigante anche l’attività manifatturiera nello stato di New York.
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,59%, a quota 9.683,41 punti, mentre il Nasdaq è salito dello 0,52% a 2.102,64 punti. S&P 500 +0,31% a 1.052,63 punti.

I Buoni Fruttiferi Ordinari, infatti, non vincolano in nessun modo la somma investita, il cliente può richiedere in qualunque momento la restituzione della somma versata. Inoltre, se la richiesta viene avanzata dopo che sono trascorsi almeno 12 mesi, il cliente ha diritto anche alla restituzione degli interessi maturati fino a quel momento.