Mps perdita 2012 sopra 2 miliardi dopo scandalo derivati

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Partenza in profondo rosso questa mattina per le azioni Banca Mps, appesantite dallo scandalo dei derivati finanziari sottoscritti nel periodo 2007-2010 quando alla presidenza della banca senese c’era ancora Giuseppe Mussari

Partenza in profondo rosso questa mattina per le azioni Banca Mps, appesantite dallo scandalo dei derivati finanziari sottoscritti nel periodo 2007-2010 quando alla presidenza della banca senese c’era ancora Giuseppe Mussari. L’ex presidente dell’istito bancario di Rocca Salimbeni ha deciso di rassegnare le dimissioni dalla presidenza dell’Abi. Intanto, alla borsa di Milano il titolo Banca Mps perde il 5,95% a 0,261 euro. I prezzi sono scesi fino a 0,2469 euro, sui minimi da oltre due settimane. Il titolo è stato anche sospeso per eccesso di ribasso.

Intanto, secondo i rumors circolati questa mattina e riportati dalle agenzie di stampa, il presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, sarebbe pronto a esercitare un’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici della banca senese, ovvero Giuseppe Mussari e Antonio Vigni. Se ne parlerà più approfonditamente nell’assemblea straordinaria di Mps in programma venerdì prossimo a Rocca Salimbeni.

L’ente aspetterà comunque l’esito dell’indagine interna, avviata dal presidente Alessandro Profumo e dall’amministratore delegato Fabrizio Viola sulle operazioni messe a punto sui derivati finanziari di cui l’ente non ne era a conoscenza (Alexandria, Patagonia e Nota Italia). Considerando le svalutazioni di asset immateriali per 1,6 miliardi di euro del primo semestre dello scorso anno e le perdite derivanti dai contratti derivati, la perdita netta nel 2012 dovrebbe superare i 2 miliardi di euro.

Kepler stima una perdita di 1,9 miliardi di euro, mentre Cheuvreux stima un buco da 1,8 miliardi che però non tiene conto dell’impatto derivante da perdite su derivati finanziari. Il broker consiglia agli investitori di vendere le azioni Mps, con un target price a 0,13 euro. Lo stesso rating viene assegnato da Banca Imi, che ha però un prezzo obiettivo di 0,17 euro.

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