Le notizie provenienti dall’Eurogruppo non sono d’aiuto per i mercati, ancora una volta in posizione ‘sell’. In altri termini, a Milano e precisamente presso Piazza Affari sono prevalse le vendite anche nella giornata di oggi, dopo un’apertura in cui è stato fatto registrare un timido rialzo, successivamente al -4% segnato alla chiusura di ieri.
Entriamo, dunque, nei dettagli per capire come procede l’andamento dell’indice Ftse Mib e dei principali titoli.
Le contrattazioni si concludono con l’Ftse Mib costretto a lasciare sul terreno il 2,97%, scendendo a 20.958,48 punti, coerentemente con il calo dell’All Share, il quale ha fatto segnare un -2,86% a 22.439,83 punti.
Poi, la svolta dettata da notizie (negative) di natura macroeconomica. Il clima è cambiato nel tardo pomeriggio, quando si è saputo che la Grecia non ha presentato alcuna proposta ai creditori all’Eurogruppo di oggi, spegnendo le speranze che entro stasera si possa giungere a una qualche intesa in Europa per evitare la Grexit. Nel resto d’Europa, la Borsa di Francoforte perde l’1,70%, quella di Parigi l’1,89%.
Male ancora una volta, nello specifico, i titoli bancari. MPS ha aggiornato il suo record minimo, crollando sotto 1,50 euro fino a 1,4222 euro, scendendo così del 7,47%, dopo il -10,4% accusato ieri. Unicredit cedeva a ridosso della chiusura il 3,87% a 5,46 euro. E Intesa-Sanpaolo archivia le contrattazioni con un -2,88% a 2,982 euro.
Sul fronte dei titoli energetici, Eni ha lasciato sul terreno il 3,68% a 14,62 euro, Saipem ha perso il 6,71% a 8,41 euro. Forte calo per Stm, che ieri era riuscito a chiudere in controtendenza sui dati positivi del mercato mondiale dei chip: tonfo del 5,42% a 6,98 euro.