STMicroelectronics avvia nuovo piano riduzione dei costi

Ottenere entro la fine del prossimo anno, ovverosia nel 2013, risparmi corrispondenti su base annua a ben 150 milioni di dollari americani sulla base di un nuovo piano di riduzione dei costi. Ad annunciarlo è stato il leader europeo dei chip STMicroelectronics in concomitanza con il rilascio dei dati relativi al terzo trimestre fiscale ed ai primi nove mesi del 2012, caratterizzato in particolare da una moderata crescita del fatturato netto su base sequenziale alla fine del quarto chiusosi nel settembre scorso.

I ricavi netti sono infatti aumentati dello 0,9% a 2,17 miliardi di dollari a fronte di un margine lordo che, al 34,8%, è cresciuto rispetto al secondo trimestre del 2012 di mezzo punto percentuale. Considerando l’attuale debolezza per quel che riguarda la domanda di mercato, il CEO della società, Carlo Bozotti, ha sottolineato come in ogni caso, grazie alla forza del proprio portafoglio, STMicroelectronics sia riuscita a conseguire margini e ricavi in crescita sequenziale.

Target titolo Stm alzato da Goldman Sachs e Ubs

Il titolo STMicroelectronics resta sotto i riflettori a Piazza Affari, dopo i rumors relativi allo spin-off delle attività aziendali. Stamattina le azioni del colosso italo-francese attivo nel settore dei seminconduttori sono state oggetto di analisi di due grandi banche d’affari. Goldman Sachs ha deciso di aumentare il target price a 6,1 euro dalla precedente valutazione di 5,6 euro. La banca americana ha confermato il giudizio “buy” (acquistare le azioni). Ubs, invece, ha alzato il target a 4 euro da 3,8 euro.

Rating STM migliorato da Goldman Sachs

STMicroelectronics, gruppo italo-francese attivo nel settore dei semiconduttori, ha ricevuto questa mattina una promozione dalla banca d’affari americana Goldman Sachs, che ha migliorato la raccomandazione sulle azioni quotate alla borsa milanese. Il rating ora è passato a “buy” dal precedente “neutral”, mentre il target price è stato ridotto a 6.3€. Il prezzo obiettivo indicato da Goldman Sachs esprime un potenziale upside superiore al 40% rispetto ai valori correnti.