Goldman Sachs taglia target price banche italiane

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La banca d’affari americana Goldman Sachs ha deciso di tagliare il target price di numerosi istituti bancari italiani, tra cui Unicredit, Intesa SanPaolo e Banco Popolare

La banca d’affari americana Goldman Sachs ha deciso di tagliare il target price di numerosi istituti bancari italiani, tra cui Unicredit, Intesa SanPaolo e Banco Popolare. Da fine marzo scorso il settore bancario è tornato sotto pressione, complice il ritorno del clima di risk off sui mercati finanziari e ai timori che le banche possano ancora soffrire molto la crisi dei debiti sovrani nella zona euro. Stamattina a Piazza Affari spicca il ribasso del 2,5% circa di Banco Popolare, mentre tra i best performer c’è Bca Pop Milano che sale del 5,5%.

A poche ore dalla vittoria di Patrice Hollande alle presidenziali francesi, Goldman Sachs ha messo altra benzina sul fuoco decidendo di tagliare il prezzo obiettivo di importanti banche italiane. Il target di Banco Popolare è stato abbassato a 1.3€ con rating confermato a “neutral”. Il titolo quota attualmente in area 1.01€. Tra le banche di “seconda fascia” è stato abbassato il target price di Credem a 4.2€ (rating “neutral”) e di Credito Valtellinese a 1.5€ (anche qui raccomandazione invariata a “neutral”).

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Passiamo ora alle major banks. Il prezzo obiettivo di Unicredit è stato rivisto al ribasso a 4.6€ con raccomandazione stabile a “neutral”, mentre il target di Banca Monte dei Paschi di Siena è sceso a 0.33€. Intesa SanPaolo si è vista abbassare il target a 1.9€, anche se qui Goldman Sachs suggerisce di acquistare le azioni.

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La banca d’affari americana ha anche tagliato il target di Bca Pop Milano a 0.45€, mantenendo il rating a “neutral”, e quello di Ubi Banca a 3.4€. Le borse europee sono in calo, mentre l’indice FTSE MIB di Piazza Affari è passato in territorio positivo a +0,7%. Lo spread Btp-Bund è prima salito sopra 400, poi è tornato sotto 390 punti base. La volatilità è aumentata molto e c’è forte incertezza sui mercati.

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