Milioni di euro di danni a causa dell’eruzione del vulcano islandese

by Redazione 2

Ricominciano i voli in Europa, e ci si interroga sui danni finanziari ed economici causati dal blocco totale del trasporto aereo di questi giorni.

La notizia che in questi ultimi due giorni ha tenuto maggiormente banco sui media italiani ed internazionali è stata sicuramente quella del blocco aereo che ha sconvolto i traffici aeroportuali europei a causa della nube di cenere fuoriuscita dall’eruzione di un vulcano in Islanda.

Oggi che i primi timidi tentativi di riprendere i voli sono stati sperimentati in tutti gli aeroporti europei si fanno i conti di quanto è costato il blocco praticamente totale dei viaggi aerei per ben due giorni.

Le compagnie aeree sostengono di aver avuto perdite colossali, nell’ordine delle decine di milioni di dollari al giorno, ed una delle conseguenze forse più preoccupanti, al di là delle perdite delle compagnie aeree è che quanto accaduto potrebbe infine andare a danneggiare soprattutto i lavoratori.

Secondo stime non ufficiali sono circa mezzo milione gli addetti ai trasporti aerei che potrebbero rimanere a casa a causa del blocco.

Una situazione che secondo molte compagnie aeree si poteva gestire con modalità differenti rispetto a quelle attuate dai governi europei, accusati di aver utilizzato procedure di emergenza spropositate rispetto ad i rischi effettivi.

In ogni caso anche oggi, e probabilmente nei prossimi giorni le attività aeroportuali andranno a rilento, mentre gli studiosi stanno monitorando gli spostamenti della nube verso sud (tra oggi e domani interesserà l’Italia) ed eventuali nuove eruzioni del vulcano, che potrebbero nei prossimi giorni causare ulteriori disagi e ritardi.

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