Il taglio agli incentivi nel settore delle energie rinnovabili previsto dalla manovra finanziaria è la causa del pesante calo registrato oggi a Piazza Affari...
Nonostante il forte calo delle quotazioni, tuttavia, gli analisti si mostrano ottimisti in quanto ritengono che l’impatto sulle aziende interessate sarà limitato, soprattutto nei primi anni.
Gli analisti di Intermonte, in particolare, stimano un impatto in termini di tasse anticipate aggiuntive pari a 30 milioni di euro per Enel, 10 milioni per Enel Green Power, per A2A e pari a 7 milioni per Iren. Equita, invece, stima un impatto compreso tra 15 e 20 milioni per Enel, tra 9 e 10 milioni di euro per Enel Green Power, tra 6 e 8 milioni di euro per Iren e tra 6 e 8 milioni per A2A. Gli analisti di Intermonte, tuttavia, ritengono che l’impatto negativo sia già stato scontato dai titoli con le flessioni registrate nel corso degli ultimi giorni.
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Dello stesso parere anche Société Générale, che continua a mantenere rating “buy” e target price a 2,20 euro su Enel Green Power, una delle sue azioni preferite. La banca francese, infatti, ritiene che nonostante manifesti una crescita inferiore rispetto ai suoi competitor, la controllata di Enel ha tra i suoi punti di forza una buona diversificazione, un’alta redditività e un basso gearing, inoltre presenta il miglior rapporto rischio/rendimento tra le aziende attive nel settore delle energie rinnovabili.
A Piazza Affari Enel Green Power segna al momento una flessione dello 0,66% a 1,806 euro, Falck Renewables cede il 2,89% a 1,275 euro, Alerion perde il 3,72% a 4,706 euro, Eems cede il 2,52% a 1,12 euro e TerniEnergia perde l’1,64% a 2,994 euro.