Mediaset al via la settimana post-sentenza Berlusconi

by Redazione Commenta

MEDIASETI primi momenti successivi alla conferma della condanna a Silvio Berlusconi per frode fiscale non sembrano aver interessato la tenuta del titolo Mediaset in Borsa Italiana. E, se pur vero che il colosso televisivo non ha certamente brillato, la sua performance è stata certamente meno negativa di quanto si sarebbe potuto immaginare nei minuti che hanno fatto seguito alle dichiarazioni della Corte di Cassazione.

La reazione dei mercati finanziari è stata in altri termini piuttosto limitata, pur denotando qualche sintomo di nervosismo che potrebbe essere prolungata anche nel corso della settimana ora in apertura. Dopo la sentenza Mediaset ha infatti aperto con un brusco ribasso (- 4,3%), per poi virare radicalmente al rialzo (+ 3.2%) e chiudere poi con una prestazione intermedia.

La chiusura con il segno negativo non ha tuttavia scalfito le certezze della compagnia televisiva, forte di una performance estremamente positiva da inizio anno ad oggi (nonostante la flessione di venerdì, il titolo ha infatti guadagnato più del 110 per cento dal 1 gennaio 2013).

Per quanto concerne le possibili tenute del titolo dinanzi a tali scossoni, un analista intervistato dal quotidiano Il Sole 24 Ore precisa che “è difficile che si assista a smottamenti di rilievo negli assetti politici di breve termine, almeno fino a quando non arriverà la sentenza definitiva sull’interdizione” (la quale dovrà passare attraverso la giunta per le immunità al Senato e, pertanto, non prima di settembre – ottobre sarà possibile ottenere qualcosa di definitivo).

Ancora, precisava il quotidiano, “la condanna dell’ex premier sulla compravendita dei diritti tv Mediaset non ha alcun impatto diretto» sulla società“. Insomma, in altri termini non vi sarebbero impatti operativi o tecnici su Mediaset alla luce della sentenza, che ha pertanto influenzato poco o niente il gruppo industriale.

La settimana in fase di avvio potrebbe tuttavia riservare qualche brutta sorpresa per il colosso televisivo: vedremo pertanto quali saranno le reazioni più “a freddo” sui mercati regolamentati.

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