Bankitalia: calo del debito a settembre

by Redazione Commenta

Pubblicato il Supplemento al Bollettino "Finanza Pubblica, fabbisogno e debito".

Il debito pubblico italiano ha fatto registrare un buon calo a settembre. A renderlo noto è Bankitalia, che ha pubblicato il Supplemento al Bollettino “Finanza Pubblica, fabbisogno e debito”.

La buona notizia è che il debito delle Pubbliche Amministrazioni si è ridotto durante il mese di settembre, scendendo di ben 14,4 miliardi, e attestandosi a 2.134,0 miliardi.

A determinare questo forte calo è secondo il Bollettino rilasciato dalla Banca d’Italia una drastica riduzione pari a 30,9 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine settembre a 51,6 miliardi; 40,8 a settembre 2013).

Questo calo ha compensato in maniera forte il fabbisogno del mese (18,4 miliardi); l’erogazione di titoli sopra la pari, il deprezzamento dell’euro e gli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione hanno complessivamente contenuto l’incremento del debito per 1,9 miliardi. Si legge nel Supplemento di Bankitalia:

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali e’ diminuito di 14,0 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,4 miliardi; il debito degli Enti di previdenza e’ rimasto sostanzialmente invariato. Nei primi nove mesi dell’anno il debito pubblico e’ aumentato di 64,2 miliardi, riflettendo il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (57,9 miliardi) e l’aumento delle disponibilita’ liquide del Tesoro (13,9 miliardi). Nel complesso, l’emissione di titoli sopra la pari, il deprezzamento dell’euro e gli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione hanno contenuto l’incremento del debito per 7,6 miliardi.

Per quanto concerne il fabbisogno dei primi nove mesi del 2014, ha inciso per una cifra pari 4,7 miliardi il supporto finanziario ai paesi dell’area dell’euro. Complessivamente, dunque, la quota di competenza italiana del sostegno finanziario ai paesi dell’area dell’euro era pari alla fine dello scorso settembre a 60,3 miliardi.

 

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