Fitch si aspetta un 2013 difficile per le banche italiane

by Redazione Commenta

Secondo quanto dichiarato dall’agenzia di rating Fitch, le banche italiane dovranno confrontarsi ancora con un contesto di mercato difficile, a causa della congiuntura avversa e dell’aumento dei crediti in sofferenza

Secondo quanto dichiarato dall’agenzia di rating Fitch, le banche italiane dovranno confrontarsi ancora con un contesto di mercato difficile, a causa della congiuntura avversa e dell’aumento dei crediti in sofferenza. Fitch ha così confermato l’outlook sul settore bancario italiano a “negativo”. Per le banche italiane bilancio 2012 con più ombre che luci e, secondo quanto emerge dall’ultimo report di Bankitalia sui dati raccolti a fine 2012, i crediti in sofferenza sono cresciuti del 17% a 125 miliardi di euro.

Secondo Fitch, il rallentamento degli afflussi di nuovi crediti deteriorati è improbabile fino a quando non ci sarà la ripresa dell’econommia italiana. Tuttavia, gli analisti di Fitch sottolineano che “le banche più forti dovrebbero essere in grado di gestire l’aumento degli accantonamenti, generando utili nonostante la congiuntura debole per i profitti”. Fitch stima una leggera ripresa dell’economia italiana nella seconda parte dell’anno.

Tuttavia, se la recessione dovesse protrarsi oltre le attese, la qualità degli attivi e la reddtività delle banche italiane dovrebbe peggiorare ancora decretando ancora un deterioramento del profilo di credito. Secondo l’agenzia di rating il pil italiano scenderà dell’1,8% nel 2013, copo la flessione del 2,2% dello scorso anno. Nonostante gli utili molto bassi, Fitch sottolinea che la capitalizzazione di molte banche è migliorata rispetto ai mesi scorsi.

Le attività rischiose in portafoglio sono in costante diminuzione, ma risulta fondamentale mantenere elevate riserve di capitale per affrontare al meglio la crisi. Stamattina a Piazza Affari il titolo migliore è per il momento proprio un bancario: il titolo Banco Popolare guadagna il 2,65% a 0,9285 euro. Ieri nuovo calo per l’indice FTSE MIB, che ha spinto la borsa italiana ai minimi da oltre 4 mesi.

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