
I ricavi del gruppo italiano sono cresciuti nel trimestre del 7,8% a 19,53 miliardi di euro.
Enel ha potuto beneficiare dell’aumento delle vendite di energia elettrica all’estero oltre che della riduzione degli oneri finanziari e del minore carico fiscale.
L’Ebitda di Enel è risultato pari a 4,39 miliardi di euro, in calo dell’1,8% rispetto al primo trimestre del 2010, in sostanza per il minor margine relativo alle attività di generazione in Italia e per la riduzione del margine della Divisione Iberia e America Latina.
In particolare la riduzione del margine della Divisione Iberia e America Latina sarebbe dovuto agli effetti delle cessioni dell’ultimo trimestre 2010, delle attività legate alla rete di distribuzione del gas e alla rete di trasmissione dell’energia elettrica in Spagna e anche alla rilevazione nel periodo dell’imposta patrimoniale prevista in Colombia per il 2011.
Enel indica che nel primo trimestre si è registrata una crescita dei Paesi latino-americani, dell’Europa dell’est e della Russia mentre sono arrivati segnali deboli di ripresa dagli altri paesi dell’Europa.
Enel ha confermato di poter raggiungere gli obiettivi fissati per il 2011.
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