Sentenza Berlusconi penalizza Piazza Affari

by Redazione Commenta

 L’evidente incertezza legata alla sentenza della Corte di Cassazione sul processo Mediaset (Silvio Berlusconi è stato condannato già in secondo grado), ha pesato gravemente sui listini di Borsa Italiana, facendo scivolare l’indice Ftse Mib dello 0,89 per cento a quota 16.275 punti, rendendo in tal modo Piazza Affari la maglia nera tra i più importanti mercati finanziari europei.

Domani, la corte Suprema dovrà decidere se convalidare o meno la condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale: il leader del Pdl è già stato condannato in Appello a 4 anni di reclusione, di cui 3 coperti da indulto, oltre a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. La Cassazione tra poche ore potrà confermare la condanna in via definitiva, annullare la condanna con un rinvio ad altro processo d’appello, o annullare la condanna d’appello senza alcun rinvio, con Berlusconi prosciolto (vedi anche come comprare azioni Mediaset).

Diverse sono le interpretazioni su questo potrebbe accadere nel prossimo futuro. Stando a quanto affermato da Loredana Federico, di Unicredit, la probabilità che il governo Letta crolli in seguito alla sentenza della Cassazione sono fortemente limitate: il rischio di nuove elezioni a breve dovrebbe pertanto essere scongiurata.

Ad ogni modo, a condizionare l’andamento dei listini è anche la scarsa impressione sulla solidità della ripresa economica americana e, in particolar modo, del comparto immobiliare: stando a quanto affermano i dati statistici, nel corso del mese di giugno l’andamento dell’indice dei preliminari di vendita di case esistenti sarebbe stato negativo, con un calo dello 0,4 per cento su base mensile, pur in variazione positiva del 10,9 per cento su base annua.

Nonostante la mancata impennata del dato a stelle e strisce, secondo gli analisti non ci sarebbe di che preoccuparsi, visto e considerato che il settore immobiliare sarebbe ancora in fase di espansione, pur in correzione rispetto alla crescita del mese di maggio. L’attesa per gli osservatori americani è a questo punto rinviata a mercoledì (dati Fomc) e venerdì (dati occupazione).

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