
Sulla scia di quanto accaduto in Europa e negli Stati Uniti, anche i mercati orientali hanno vissuto una giornata tragica. La Borsa di Tokyo ha addirittura toccato i minimi da cinque mesi a questa parte, arrivando a perdere il 3,72%.
L’indice Nikkei ha pagato quanto successo in Occidente ed i timori legati al debito sovrano in Europa, oltre che quelli sulla tenuta dell’economia mondiale, soprattutto connessi agli Usa.
Il Nikkei sembra essersi stabilizzato a quota 9.300 punti che rappresenta il supporto, a quota 9.306,11, avendo perso 353.07 punti. La borsa di Sydney ha perso il 3,93%, facendo segnare il peggiore risultato da due anni ad oggi. Hong Kong ha perso il 4,02%, Seul il 2,91% e Shangai l’1,82%. La borsa di Taiwan ha perso il 5,6%, che è il peggiore risultato da settembre 2010.
Le preoccupazioni maggiori continuano ad essere in Europa sul debito, soprattutto su quello di Spagna e Italia. Molti timori sono anche legati alle preoccupazioni sulla ripresa degli Stati Uniti, che proprio oggi rilasceranno il dato sull’occupazione.
Nel frattempo lo spread fra Btp e Bund ha superato quota 400 in avvio di seduta, portandosi a 406 punti, arrivando a superare così il livello di quello fra il decennale tedesco e i titoli spagnoli di 404,5 punti, facendo segnare un nuovo record negativo.