Proprietà Richard Ginori, indaga la Consob

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La Consob ha avviato un'indagine per accertare la proprietà di Richard Ginori, in particolare gli accertamenti sono volti a chiarire gli assetti..

La Consob ha avviato un’indagine per accertare la proprietà di Richard Ginori, in particolare gli accertamenti sono volti a chiarire gli assetti proprietari di Starfin, gruppo milanese che detiene il 70% dell’azienda di porcellane e in cui è presente uno schema di controllo che sembra essere stato creato proprio con lo scopo di evitare ogni tipo di intrusione, basti pensare che il domicilio delle holding è posto in paesi come Panama, Lussemburgo, Cipro e perfino Afghanistan.

Nell’isola portoghese di Madeira, in particolare, condividono lo stesso domicilio Mariscal, Kurasi e Kiwexim, a Cipro si trovano invece Amaralbay, Castrow e Inforlane.


Azionista di starfin è anche Seconda Investimenti di proprietà della lussenburghese Karmaninvest gestita a sua volta dalla panamense Odessa, come se non bastasse in questo complicato groviglio si colloca anche Balister, un’azienda afghana di cui è stato però impossibile identificare la persona che è al comando.


A collocare questo sistema al centro dei sospetti sono anche i vari nomi che compaiono ai vertici, basti pensare che il ruolo di presidente di Richard Ginori è affidato a Roberto Villa che opera insieme al suo socio Romano Binotto, noto anche per aver lavorato insieme a Giuseppe Berlini, a cui era affidata la gestione dei fondi neri Ferruzzi.

In ogni caso l’inchiesta avviata nei confronti di Richard Ginori rientra nel piano voluto da Giulio Tremonti e destinato a far scomparire la pratica societaria di utilizzare veicoli off-shore, è probabile dunque che l’azienda di Sesto Fiorentino non sarà l’unica a finire nel mirino della Consob.

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