Proprietà Richard Ginori, indaga la Consob

La Consob ha avviato un’indagine per accertare la proprietà di Richard Ginori, in particolare gli accertamenti sono volti a chiarire gli assetti proprietari di Starfin, gruppo milanese che detiene il 70% dell’azienda di porcellane e in cui è presente uno schema di controllo che sembra essere stato creato proprio con lo scopo di evitare ogni tipo di intrusione, basti pensare che il domicilio delle holding è posto in paesi come Panama, Lussemburgo, Cipro e perfino Afghanistan.

Nell’isola portoghese di Madeira, in particolare, condividono lo stesso domicilio Mariscal, Kurasi e Kiwexim, a Cipro si trovano invece Amaralbay, Castrow e Inforlane.

Rendimenti fondi 2008, i peggiori della storia

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Da un’indagine condotta da Mediobanca su 1079 fondi è emerso che lo scorso anno i fondi di diritto italiano hanno registrato i peggiori rendimenti della storia, registrando un -8,4% nel rendimento netto medio del patrimonio. Andando a ritroso incontriamo un rendimento positivo dell’1,3% nel 2007 e del 3,3% nel 2006.

Alla fine del 2008, in particolare, il patrimonio risultava praticamente dimezzato rispetto al 1999, con un’incidenza sul Pil del 13,1% rispetto al 41,9%, facendo così scendere l’Italia la decimo posto nella classifica dell’industria mondiale. Una posizione dunque ben lontana rispetto al quarto posto conseguito nel 2004 grazie ad un risultato positivo per 376 miliardi.

Le banche italiane sono le più care d’Europa

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In base ad uno studio condotto dalla Commissione europea è emerso che le banche italiane sono le più care di tutta Europa, soprattutto per quanto riguarda i conti correnti per i quali l’Italia ha i costi di gestione in assoluto più elevati.

Dalla ricerca, in particolare, è emerso che un cittadino privato per la gestione del proprio conto corrente spende in media in un anno in Belgio circa 58 euro, in Irlanda 82 euro, in Germania di 89 euro, in Gran Bretagna 103 euro, in Francia 154 euro mentre in Italia ben 253 euro.

Eurozona, indici Pmi in crescita

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Da un’indagine effettuata da Markit è emerso che nel mese di agosto l’indice delle piccole e medie imprese della zona euro è salito al 49,9 dal 45,7 di luglio, il livello massimo registrato da maggio 2008 ad oggi. L’indice composito della zona euro, invece, è salito sopra la soglia di 50, la linea di demarcazione tra crescita e contrazione.

L’indagine, quindi, ha evidenziato una crescita a 54,4, un risultato superiore rispetto alla stima flash che prevedeva invece una crescita pari a 50.

Abi, 53 milioni di telefonate ai call center bancari nel 2008

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L’Abi ha comunicato che sulla base di un’indagine è emerso che nel corso del 2008 sono state oltre 53 milioni le telefonate arrivate ai call center bancari, ossia il 47% in più rispetto ai 34 milioni del 2007.

Questo, quindi, è un chiaro segnale che le persone hanno iniziato a familiarizzare con i nuovi servizi offerti dalle banche e preferiscono una semplice telefonata piuttosto che la fila allo sportello. Grazie ai call center bancari, infatti, è molto più comodo e veloce fare un bonifico, ricaricare il cellulare, negoziare titoli o avere un finanziamento.

Isae, cresce la fiducia dei consumatori ad agosto 2009

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Sulla base di un indagine condotta dall’Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) la fiducia dei consumatori durante il mese di agosto è ulteriormente salita rispetto al mese precedente, in particolare nel periodo compreso tra il giorno 3 e il giorno 21 la fiducia dei consumatori italiani è salita da 107,5 a 111,8, toccando così il livello più elevato da marzo 2007 ad oggi.

Nel dettaglio risulta essere particolarmente favorevole la situazione economica personale che risulta in crescita di circa sei punti rispetto allo scorso mese, da 118,4 a 125, il massimo livello raggiunto da marzo del 2002 ad oggi.

Cgia, cresce la ricchezza delle famiglie italiane

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L’Ufficio studi della Cgia di Mestre, sulla base dei dati forniti dalla Banca d’Italia, ha affermato che all’indomani di quello che è stato il periodo più buio della crisi economica che ha sconvolto l’economia mondiale le famiglie italiane risultano più ricche dell’81,3%, anche se la crescente ricchezza è frutto di un maggiore indebitamento a cui si è fatto ricorso proprio a causa delle difficoltà derivanti dalla crisi.

Secondo quanto diffusso dalla Cgia di Mestre la ricchezza complessiva degli italiani si attesta a oltre 8.000 miliardi di euro, precisamente a 8.338,8 miliardi.

I dati della ricerca Credito e Pmi di Confcommercio

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Secondo la ricerca Credito e Pmi condotta da Confcommercio il 74,1% delle imprese si dice abbastanza o molto soddisfatta del rapporto con le banche mentre il 18,9% si ritengono poco soddisfatte e il 7,0% per nulla soddisfatte.

L’indagine di confcommercio, inoltre, ha rivelato che le imprese in genere più soddisfatte sono quelle che operano nel settore del turismo e dei servizi, le imprese che hanno più di dieci dipendenti e quelle del Nord Italia.

Isae: in aumento la fiducia delle imprese

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L’Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) nella sua consueta inchiesta mensile ha rivelato che durante il mese di Aprile si è verificato un aumento della fiducia delle imprese indicando, in particolare, che l’indice al netto dei fattori stagionali è salito a 64,2 dal 60,9 di Marzo.

Dopo il periodo buio della crisi economica, quindi, si iniziano ad intravedere segnali di recupero che, nel dettaglio, riguardano le imprese manifatturiere, i commercianti e i servizi di mercato. La fiducia, invece, risulta in calo nel settore delle costruzioni, ma a riguardo è doveroso specificare si tratta di un dato non definitivo dal momento che, almeno per ora, sono stati presi in considerazione solo le statistiche relative al mese di Marzo.

Il cellulare abbatte i costi delle carte prepagate

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Un’indagine dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha rivelato che i costi delle carte prepagate risultano ancora piuttosto elevati ma, allo stesso tempo, ha prospettato un’interessante opportunità per ridurre i costi a beneficio dei consumatori.

Per abbattere i costi, infatti, ha affermato l’Autorità, occorre sfruttare le potenzialità degli operatori di telefonia mobile che, con i loro 80 milioni di carte, rappresentano la principale componente delle carte prepagate “chiuse”, ovvero utilizzabili solo per pagare i servizi forniti dall’azienda che le emette.

A Gennaio 2009 calano fatturato e ordinativi industriali

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Continuano le brutte notizie sull’andamento dell’economia italiana in relazione ai primi mesi del 2009. Questa volta tocca al settore industriale che sulla base di un’indagine effettuata dall’Istat ha registrato pesanti perdite durante il mese di Gennaio 2009.

Il fatturato del settore industriale, nel dettaglio, risulta calato del 2,1% rispetto a Dicembre 2008 e del 19,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’Istat, rendendo nota la notizia, ha sottolineato la drammaticità del dato registrato e ha affermato che un simile calo non si registrava dal 1991.

I manager AIG restituiscono i bonus ricevuti

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Andrew Cuomo è un nome che probabilmente molti di voi avranno già sentito. Si tratta del noto procuratore di New York che ha aperto un’indagine in relazione agli ingenti bonus che alcune aziende, ritenute in serie difficoltà economiche, concedevano ai loro manager.

Una di queste è la AIG, un importate istituto statunitense operante nel campo delle assicurazioni, che ha ricevuto circa 170 miliardi di dollari dal governo americano per evitare il fallimento. Ebbene, dall’indagine è risultato che l’AIG abbia pagato ben 165 milioni di dollari ai propri manager sotto forma di bonus.

Bankitalia rivela una riduzione dei prezzi e delle compravendite degli immobili

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Secondo un’indagine condotta dalla Banca d’Italia in collaborazione con Tecnoborsa sono in calo i prezzi degli immobili ma, al tempo stesso, sono in calo anche le stesse compravendite. L’indagine è stata condotta mediante interviste ad agenti immobiliari che hanno testimoniato un calo dei prezzi soprattutto nelle aree urbane e metropolitane.

Il calo dei prezzi degli immobili, tuttavia, non si è verificato in maniera uniforme su tutto il territori nazionale ma sono state riscontrate differenze, talvolta anche piuttosto profonde, a seconda delle diverse zone. Il calo dei prezzi, infatti, sembra essersi verificato in maniera più incisiva al sud, nelle isole e soprattutto nel nord est dell’Italia.

Consumi calati del 4,6% a Gennaio

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L’Icc, l’Indicatore dei Consumi Confcommercio, ha diffuso poche ore fà un ulteriore calo dei consumi registrato durante il mese di Gennaio e pari al 4,6%, un dato più che allarmante perchè si tratta del risultato peggiore registrato nell’ultimo anno.

Il dato diffuso dall’Icc, quindi, risulta essere ancora più negativo di quello registrato lo scorso Dicembre, circostanza che evidenzia come il rallentamento dell’inflazione non abbia avuto alcuna conseguenza positiva sul comportamento dei consumatori, nonostante i dati recentemente raccolti dall’Isae abbiano riportato un incremento della fiducia dei consumatori durante il mese di Febbraio.