Piano industriale Hera-Acegas 2016 piace ai broker

A partire dal prossimo anno sarà effettiva la nuova super-utility Hera-Acegas, che è già pronta a stupire dal lato dei profitti come evidenziato nel piano industriale al 2016 presentato un paio di giorni fa. Banca Imi (gruppo Intesa SanPaolo) ha studiato attentamente i dati del piano e ritiene che l’eventuale forte crescita stimata dalla società da qui a quattro anni possa generare anche un sensibile aumento del dividendo. L’utile per azione dovrebbe passare da 0,094 euro del 2011 a 0,12 euro nel 2016.

Hera e Fondo Strategico Italiano siglano accordo

L’FSI, Fondo Strategico Italiano Spa, potrà acquisire nel Gruppo Hera, quotato in Borsa a Piazza Affari, una quota fino al 6%. A darne notizia in data odierna è stata proprio la multi utility nel precisare come l’investimento, con un controvalore fino a 100 milioni di euro, risulti essere subordinato al via libera da parte degli organi regolatori.

L’accordo strategico porterà così il Fondo Strategico Italiano a tenere una quota rilevante in Hera, e quest’ultima a sua volta a rafforzare ulteriormente la propria struttura azionaria. In merito con un comunicato ufficiale Hera ha fatto presente come per la prima volta il Fondo Strategico Italiano Spa indirizzi un proprio investimento verso un’azienda operante nel comparto dei servizi di pubblica utilità.

Fusione Hera-Acegas sarà operativa nel 2013

Oggi è atteso l’ok definitivo per l’approvazione del progetto di fusione tra Hera e Acegas. L’accordo preliminare è stato raggiunto venerdì scorso a Trieste ed è stato sottoscritto dai manager dei due gruppi e dai sindaci dei Comuni azionisti. La nuova grande multiutility del nord vede la presenza da un lato di Acegas-Aps, controllata dagli enti locali di Padova (49,9%) e Trieste (51%) tramite Aps Holding, e dall’altro lato di Hera, controllata al 51% dal Comune di Imola.