Trimestrale L’Espresso Luglio-Settembre 2009

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Il titolo L’Espresso ha risentito molto dei dati sulla terza trimestrale dell’anno resi noti ieri, e in borsa ha ceduto il 2,38% a quota 2,05 euro, dopo aver addirittura toccato un minimo di 1,957 euro.

Pensiamo solamente a questo dato interessante: a metà della seduta di ieri erano passati di mano un milione di azioni del titolo, contro gli 1,4 milioni di media giornalieri.

Ovviamente L’Espresso ha risentito anche della debolezza del settore, come confermano anche molti analisti.

L’Espresso annuncia un taglio dei costi

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La crisi economica ha inciso pesantemente sugli investimenti pubblicitari dal momento che le grandi aziende, avendo subito un calo del fatturato, hanno deciso di includere nei vari tagli anche quello riguardante la pubblicità, che in momenti di difficoltà viene quasi considerata un lusso.

Questa situazione, quindi, crea un deficit inevitabile per tutti coloro che fanno della pubblicità una fonte di guadagno, proprio come il gruppo editoriale L’Espresso che ha annunciato un taglio dei costi dovuto al cambiamento delle condizioni del mercato e al decremento dei ricavi legati agli investimenti pubblicitari.

Chiusura buona per Piazza Affari

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Nonostante gli scossoni subiti durante la giornata, Piazza Affari ha chiuso il venerdì in recupero, finendo la seduta con il segno più. Il Mibtel ha fatto registrare un + 0,59% a 15.801 punti, l’S&P/Mib + 0,62% a 20.007 punti.

Il gruppo editoriale L’Espresso ha guidato la ripresa, finendo la giornata con un + 20,91% a 1,3 euro. Rimanendo nel settore editoriale ottimi numeri anche per Mondadori (+6,28% a 3,26 euro), Class Editori (+3,99% a 0,781 euro) e Il Sole 24 ore (+2,60% a 2,46 euro). Male invece Rcs (-0,99% a 1,19 euro) e Mediaset (-0,77% a 4,19 euro).

Carlo De Benedetti lascia la presidenza delle sue società

Carlo De Benedetti durante un conferenza stampa ha annunciato la sua decisione di lasciare la presidenza delle tre società da lui stesso fondate, Cir, Cofide e L’Espresso, dopo ben 50 anni di onorata carriera.

De Benedetti ha spiegato che la decisione è dettata esclusivamente dalla sua età. Alla soglia dei 75 anni, ha spiegato, è assolutamente necessario avere il coraggio di rendersi conto che l’età avanzata ha il suo peso nella vita di tutti i giorni, soprattutto sotto l’aspetto lavorativo.