Premafin-Fondiaria Sai rifiuta proposta Groupama

A Piazza Affari la quotazione Fondiaria Sai stamani cede oltre quattro punti percentuali a 6,635 euro, un ampio ribasso causato dalle indiscrezioni di stampa pubblicate da alcuni quotidiani e secondo le quali il gruppo guidato dalla famiglia Ligresti avrebbe rifiutato la nuova proposta di Groupama, dopo che la Consob ha escluso un ingresso del gruppo francese in Premafin, così come prospettato dall’accorso siglato dalle parti lo scorso ottobre, senza obbligo di Opa.

Le indiscrezioni, al momento non confermate da fonti ufficiali, parlano dunque di un categorico rifiuto da parte di Salvatore Ligresti al nuovo accordo proposto da Groupama per aggirare l’obbligo di Opa e della volontà dell’azienda italiana di interrompere le trattative con i francesi.

Premafin decisione Consob Groupama

Groupama ha comunicato il verdetto della Consob in merito all’operazione Premafin, spiegando che la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha stabilito che nel caso in cui si realizzerà l’operazione di ingresso nella holding della famiglia Ligresti attraverso l’aumento di capitale Premafin, Groupama dovrà lanciare un’offerta pubblica di acquisto sul capitale di Premafin e della controllata Fondiaria-Sai.

Nella stessa nota attraverso cui è stata diffusa la notizia, Groupama ha ricordato di aver subordinato l’operazione all’esenzione dall’obbligo di Opa su Premafin e/o sulle controllate, riservandosi però di esaminare la situazione una volta venuta a conoscenza delle motivazioni della Commissione.

Bollorè aumenta la sua presenza in Premafin

Vincent Bollorè ha fatto sapere di essere interessato ad aumentare ulteriormente la quota nel capitale di Premafin, la finanziaria alla quale fa capo Fondiaria Sai, seppure in misura limitata.

Il noto imprenditore ha spiegato alla riunione del comitato esecutivo di Generali, che l’obiettivo è quello di crescere, ma lentamente, infatti dopo gli investimenti in Generali e Mediobanca, ora qualche milione sarà investito anche su Premafin, seppure molto meno rispetto al centinaio di milioni investito in Mediobanca.