Premafin-Fondiaria Sai rifiuta proposta Groupama

by Redazione Commenta

A Piazza Affari la quotazione Fondiaria Sai stamani cede oltre quattro punti percentuali a 6,635 euro, un ampio ribasso causato dalle indiscrezioni di stampa pubblicate..

A Piazza Affari la quotazione Fondiaria Sai stamani cede oltre quattro punti percentuali a 6,635 euro, un ampio ribasso causato dalle indiscrezioni di stampa pubblicate da alcuni quotidiani e secondo le quali il gruppo guidato dalla famiglia Ligresti avrebbe rifiutato la nuova proposta di Groupama, dopo che la Consob ha escluso un ingresso del gruppo francese in Premafin, così come prospettato dall’accorso siglato dalle parti lo scorso ottobre, senza obbligo di Opa.

Le indiscrezioni, al momento non confermate da fonti ufficiali, parlano dunque di un categorico rifiuto da parte di Salvatore Ligresti al nuovo accordo proposto da Groupama per aggirare l’obbligo di Opa e della volontà dell’azienda italiana di interrompere le trattative con i francesi.


Il contenuto della nuova proposta di Groupama, tuttavia, è ancora sconosciuto. Secondo le indiscrezioni il nuovo piano prevederebbe la partecipazione all’aumento di capitale da 460 milioni di Fondiaria Sai per una quota anche superiore al 20%, mentre per quanto riguarda Premafin la proposta prevederebbe l’acquisto di asset o in alternativa una modalità di sostegno finanziario alla holding che fornisca a Premafin i 200 milioni di cui necessita.

I giornali, tuttavia, parlano di una proposta che la famiglia Ligresti non ha reputato conveniente per l’azienda, tanto da decidere di affidarsi a Unicredit per il salvataggio del gruppo. Il motivo principale sarebbe l’ormai evidente obiettivo dei transalpini, ossia riuscire a mettere le mani su Fondiaria Sai.

AGGIORNAMENTO ORE 12:00
La famiglia Ligresti attraverso una nota ha confermato le indiscrezioni di stampa spiegando di ritienere che allo stato attuale non sussistono le condizioni per proseguire le trattative con Groupama per l’ingresso del gruppo francese in Premafin, aggiungendo che al momento sono allo studio soluzioni alternative che allo stesso modo consentano un rafforzamento patrimoniale del gruppo”.

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