
Apparentemente si tratterebbe di un risultato negativo in quanto nello stesso periodo dello scorso anno il gruppo automobilistico torinese ha realizzato un utile pari a 113 milioni di euro, tuttavia gli analisti precisano che i due dati non devono essere paragonati per via degli sviluppi intercorsi nel giro degli ultimi 12 mesi, tra cui figura la separazione del ramo industriale da cui è nata Fiat Industrial e l’incremento della partecipazione detenuta nel capitale di Chrysler.
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Del resto la grande attesa sui dati relativi al secondo trimestre, e più in generale su quelli relativi al primo semestre, deriva principalmente dal fatto che la partecipazione in Chrysler Group figurerà per la prima volta nel bilancio Fiat, dopo che a seguito delle operazioni dei mesi scorsi Fiat ha portato la sua partecipazione oltre la soglia del 51%.
A riguardo, in particolare, il consenso prevede che il contributo di Chrysler all’utile della gestione ordinaria di Fiat sarà di 155 milioni di euro, che dovrebbe quindi attestarsi a livello consolidato a 485 milioni di euro. L’utile pre-tasse dovrebbe raggiungere quota 290 milioni di euro, mentre il debito netto industriale è previsto a 4,64 miliardi di euro.
Per quanto riguarda Fiat Industrial, invece, le previsioni parlano di un utile netto consolidato di 225 milioni di euro, un utile della gestione ordinaria a 445 milioni di euro e un utile pre-tasse pari a 365 milioni di euro.