Non è un momento positivo per Telecom Italia, sulla quale incombe il rischio di impasse nel consiglio di amministrazione del 6 dicembre. Sul tavolo del board della società guidata da Franco Bernabè restano aperti diversi dossier, in primis l’offerta dell’uomo d’affari egiziano Neguib Sawiris che è interessato a mettere sul piatto 2-3 miliardi di euro per un aumento di capitale, ma a condizione che Telecom Italia non effettui lo spin-off della rete. Stamattina il titolo è il peggiore del listino azionario FTSE MIB con una perdita dell’1,94% a 0,6825 euro.
Da un punto di vista tecnico, il titolo Telecom Italia è ormai ad un passo dal test del supporto di 0,68 euro che, se perforato con decisione, dovrebbe spingere i prezzi verso i minimi di area 0,66 euro. Oltre alla condizione legata allo spin-off, Sawiris non avrebbe intenzione di pagare molto le azioni Telecom Italia mentre i grandi azionisti di Telco, quali Mediobanca, Generali e Telefonica, non vogliono accettare aumenti di capitale sotto il prezzo di carico di 1,5 euro.
Seconddo Intermonte, che ha un rating “outperform†sul titolo, il consiglio di amministrazione del prossimo 6 dicembre potrebbe concludersi con un nulla di fatto, a causa delle forti tensioni tra tutti i player interessati ai vari dossier. Una situazione simile avrebbe ripercussioni negative sull’andamento del titolo in borsa. Secondo Banca Akros, che consiglia di accumulare le azioni con target a 0,9 euro, alla fine lo scenario legato a Sawiris sarà escluso.
Gli analisti della merchant bank del gruppo Bpm ritengono che alle condizioni dettate da Sawiris non ci siano le premesse per creare valore agli azionisti di Telco e ai soci di minoranza di Telecom Italia. Intanto, ci sono anche rumors sul possibile slittamento della cessione di Telecom Italia Media nel 2013.