Conto corrente online: costi e commissioni spiegati in modo semplice

Al giorno d’oggi, cresce sempre di più il numero di persone che provvedono all’apertura di un conto corrente online, dopo una lunga ricerca che ha portato a individuare la soluzione più adatta in base alle proprie abitudini, ma anche in relazione ad obiettivi ed esigenze.

Per poter addivenire a una scelta consapevole, è importante conoscere la natura dei più importanti costi legati all’apertura, ma anche al mantenimento, di un conto corrente online. Il vantaggio principale, come si può intuire già dal nome, è quello di poter gestire comodamente e interamente online il conto corrente, usufruendo di tutti quei servizi che l’istituto bancario mette a disposizione della clientela, ovviamente tramite un’app dedicata.

Conto corrente online
Conto corrente online

Quali sono i principali costi di un conto corrente online

Come si può facilmente intuire, le spese che sono legate all’apertura e al mantenimento di un conto corrente online possono essere molto differenti. Ci sono alcune proposte, infatti, che sono caratterizzate dal fatto di avere un canone pari a zero, mentre in altri casi sono comprensivi di alcuni costi legati alla gestione, come nel caso del canone annuale, oppure estemporanei.

Non bisogna dimenticare anche che determinati istituti prevedono anche il pagamento di commissioni che vengono applicate solo su determinate operazioni, come ad esempio la commissione sui prelievi.

Non solo, dato che qualora la giacenza media sul conto corrente online dovesse superare quota 5000 euro, si deve mettere in conto anche il pagamento dell’imposta di bollo. Proprio per tutte queste ragioni, prima di attivare un conto online, è fondamentale dare uno sguardo approfondito e confrontare i vari costi che sono previsti, tenendo conto nelle proprie valutazioni delle esigenze correlate all’apertura di un c/c online. Attenzione anche ai costi legati alla carta di credito, che potrebbero essere fissi e previsi con cadenza mensile oppure trimestrale.

Le spese ricorrenti

Come dicevamo in precedenza, ci sono diversi conti correnti online che prevedono un canone completamente azzerato o, in ogni caso, decisamente limitato, ma solo al verificarsi di determinati requisiti. Ad esempio, ci sono canoni gratuiti che vengono applicati nel caso in cui il titolare del conto abbia meno di 30 anni, oppure se tale conto viene usato per l’accredito dello stipendio. Altri conti correnti online, invece, prevedono proprio una spesa fissa a livello di gestione, che può avere un importo differente.

Un altro costo ricorrente è quello legato all’imposta di bollo. Come è stato anticipato, si tratta di una spesa che si deve sostenere solo in un caso, ovvero quando la giacenza media va oltre la soglia dei 5000 euro. Qualora dovesse verificarsi tale condizione, quindi, il titolare del conto dovrà provvedere al pagamento di un’imposta, che può avere una base trimestrale oppure annuale, e si aggira, tenendo in considerazione un arco temporale di dodici mesi, intorno ai 34 euro.

Le commissioni applicate sulle operazioni sul conto

Quando si parla di commissioni che vengono applicate sui conti correnti online, si fa riferimento sostanzialmente alle principali operazioni che vengono eseguite. Ad esempio, ci potrebbero essere delle commissioni che vengono applicate sulle operazioni di prelievo. Gran parte degli istituti, ormai, prevede la gratuita per i prelievi che vengono effettuati da sportelli ATM legati al medesimo circuito di cui fa parte l’istituto bancario. Altrimenti, qualora gli sportelli appartengano a banche differenti, può essere prevista una commissione applicata su ciascun prelievo. Per quanto riguarda i bonifici, invece, qualora vengano effettuati da sportello potrebbero anche integrare una commissione.

Uno dei migliori suggerimenti da seguire in fase di scelta del conto corrente online migliore per le proprie esigenze è senz’altro quello di approfondire la questione dedicata alle condizioni contrattuali. Infatti, ci sono diverse spese che potrebbe non apparire ad una prima occhiata, venendo assorbiti, invece, all’interno di tutta una serie di servizi di carattere aggiuntivo.