Adidas e Reebok si separano

Adidas e Reebok hanno deciso di porre fine al loro ‘matrimonio di interesse’, nato otto anni fa per contrastare il dominio di Nike sul mercato statunitense. A poco è valsa questa interessante joint venture, dato che il ‘baffo’ continua ad essere il marchio preferito dagli americani.
Gli investitori hanno più volte espresso il loro parere in merito. Adidas, così, complice un’offerta ricevuta da Hong Kong e un’offerta ricevuta da Abu Dhabi, sta valutando la cessione di Reebok. Nel 2006 erano tre i miliardi spesi per l’acquisizione del celebre marchio americano. Ora, l’offerta che la multinazionale bavarese sta valutando per consolidare la cessione, è più bassa: in Oriente, infatti, sono disposti ad acquistare il marchio ma non vogliono spendere più di 1,7 miliardi di euro.Nel 2006, quando Adidas e Reebok hanno siglato il loro accordo si trovavano al secondo e al terzo posto nelle vendite statunitensi, disponendo di una quota di mercato del 10 e di una quota di mercato dell’8%.

Ma il loro matrimonio non ha mai migliorato la loro posizione. A distanza di otto anni, la quota di Reebok è scesa al 2%, mentre quella di Adidas è scesa al 6. Nike continua ad esercitare il suo strapotere su un mercato che dieci anni fa appariva più aperto. C’erano più possibilità di competere. Oggi, complice la situazione globale e la crisi europea, le cose sono cambiate. La multinazionale bavarese continua ad andare molto bene in Europa, dove nel secondo trimestre del 2014 ha fatto registrare un incoraggiante +13,3%. In America e Asia non c’è crescita e il trend appare negativo. Circa un mese fa è stato annunciato un programma di buy back fino a 1,5 milioni di euro.

 

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