Terna, accordo trovato per l’acquisizione di Tes

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La controllata Plus ha siglato un'intesa con il fondo Xenon Private Equity, Riccardo Reboldi e Giorgio Gussago (i soci di Tes) per disciplinare il processo di aggregazione tra i gruppi societari facenti riferimento a Tamini e Tes.

Uno degli obiettivi di Terna è quello di consolidare il comparto della produzione dei trasformatori di energia mediante Tamini.

La controllata Plus ha siglato un’intesa con il fondo Xenon Private Equity, Riccardo Reboldi e Giorgio Gussago (i soci di Tes) per disciplinare il processo di aggregazione tra i gruppi societari facenti capo a Tamini e Tes.

La società acquisita, Tes, spin-off di Aso Siderurgica, produce dal 1998 principalmente trasformatori per utilizzo industriale di potenza fino a 420kV e 300MVA e offre servizi di assistenza after-sales alla clientela. Lo scorso anno l’azienda, che conta 69 dipendenti, ha registrato ricavi per 29,5 milioni di euro e un ebitda margin di 2,8 milioni di euro. L’operazione consentirà al gruppo Tamini di rafforzare la propria leadership mondiale nella produzione di trasformatori industriali e nel after-sales, a beneficio dei propri clienti e dell’industria siderurgica mondiale.

L’intesa prevede che il processo di integrazione di Tes in Tamini si realizzi attraverso uno scambio azionario, ovvero con la costituzione di una nuova società, Holdco, interamente partecipata dai soci Tes, la quale conferirà a Tamini il 100% delle quote Tes a fronte di un aumento di capitale.

A operazione conclusa, Terna Plus possederà una quota pari a circa il 70% del capitale di Tamini, mentre Holdco deterrà la rimanente quota del 30%. Il perfezionamento dell’operazione è naturalmente subordinato all’esito positivo dei rispettivi processi di due diligence che le parti hanno avviato e stanno attualmente conducendo.

Terna  è assistita nell’operazione dallo studio legale Bonelli Erede, da Mediobanca per le materie finanziarie e da Bain & Company per gli aspetti industriali in un mandato congiunto con i soci di Tes. Xenon Private Equity, Reboldi e Gussago, invece, sono stati assistiti nell’operazione dallo studio legale Osborne Clarke.

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