Telecom Italia si ritira dalla gara per Sia-Ssb

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Telecom Italia perde terreno in borsa, -0,53% a quota 0,93 euro, in seguito alle voci secondo cui l’azienda non è più in trattativa con la Sia-Ssb.

Telecom Italia perde terreno in borsa, -0,53% a quota 0,93 euro, in seguito alle voci secondo cui l’azienda non è più in trattativa con la Sia-Ssb, società che opera nel settore dell’Information & Communication Technology, fornendo servizi e soluzioni alla comunità finanziaria internazionale nelle aree del processing delle carte di pagamento, dei sistemi di pagamento, dei capital markets e dei servizi di rete per la connettività e per la messaggistica.

Telecom Italia detiene attualmente il 4% di Sia-Ssb, che corrisponde a 378 milioni di euro di ricavi e utile netto di 11 milioni.

Sempre secondo indiscrezioni il ritiro di TI dall’offerta sarebbe puramente di natura economica, in quanto il prezzo sarebbe ritenuto troppo elevato. Tra i possibili acquirenti comunque ci sono nomi quali Bain Capital con VocaLink, Atos Origin, Bridgepoint Capital e Advent International.

Gli analisti di Intermonte pensano che il ritiro di Telecom dall’asta possa portare ad una ridefinizione del prezzo, che comunque confermano il giudizio sul titolo a outperform e target price a 1,3 euro.

Comunque secondo i più esperti questo non dovrebbe portare a cambiamenti significativi, se calcoliamo la dimensione di Sia-Ssb, che fattura 379 milioni di euro all’anno (2008).

Anche Moody’s conferma il giudizio su Telecom Italia, grazie soprattutto al rifinanziamento portato avanti nel 2009, dal valore di circa 4,2 miliardi di euro, in modo da coprire le scadenza fino al 2012.

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