I profitti vanno più che bene, ma il mercato non manda giù del tutto la prima trimestrale 2014 di Samsung e il titolo perde quasi due punti percentuali. Da un lato, infatti, l’utile netto del gruppo ha battuto le attese degli analisti: si è attestato a 7.480 miliardi di won (7,2 miliardi di dollari) tra gennaio e marzo, con una crescita del 7,3% sul 2013 e oltre le attese che per Bloomberg si mettevano a 6.750 miliardi di won.
>Â Samsung spinge il settore dei semiconduttori
Per l’agenzia Usa è stata la capacità di aumentare la fascia di prezzo a disposizione dei consumatori a consentire a Samsung di ottenere questo risultato: la disponibilità di tablet e smartphone anche a costi più bassi ha fatto sì che fossero aumentate le vendite e che si riuscisse a contrastare il rallentamento nell’alto di gamma. I ricavi sono aumentati dell’1,53% a 53.700 miliardi di won. Anche le vendite di chip sono andate bene, mentre restano invariati i margini di profitto della telefonia, al 19,8%.
Samsung nel primo trimestre ha venduto 89 milioni di smartphone, con un aumento del 28% rispetto allo stesso periodo del 2013; è calata però al 31,2% la quota dell’azienda coreana nel mercato degli smart phone, dove Samsung resta leader di fronte ad Apple, che a sua volta nel primo trimestre ha visto la propria quota calare dal 17,5% al 15,3%. Aumenta invece la concorrenza dei cinesi di Lenovo, che salgono dal 3,9% al 4,7%. Questo è quindi uno degli elementi di tensione sull’azienda asiatica, unito alla conferma del peggioramento della sua prestazione nei primi tre mesi dell’anno, per effetto del calo dei ricavi dalla divisione mobile.