Eni, le quotazioni rimangono in trading range

by Redazione Commenta

il Gruppo petrolifero quotato nel listino principale di Piazza Affari,  continua nella sua intensa fase di scambo molto volatili che non indicano una direzione precisa dei prezzi.

 

> L’Eni verso il sud est asiatico vista la scarsa produttività in Libia

Lo scenario del colosso petrolifero italiano si presenta neutrale ormai da aprile 2009, seppur caratterizzato da alta  volatilità. I prezzi, infatti, ad eccezione del crollo in area 12 euro tra agosto e novembre 2011, oscillano da circa 5 anni in  un ampio trading range i cui estremi sono rappresentati dalla resistenza a quota 19 euro e dal supporto in area 15 euro, come riporta l’analisi di Rbs bank.  Dopo aver raggiunto il citato livello superiore a gennaio 2013, i corsi si sono mossi per qualche mese all’interno di una  fascia interna più ristretta caratterizzata dalla già citata resistenza statica e dal supporto a 17 euro. In tale contesto,  anche la caduta di fine giugno in area 15.2, che ha significato per il titolo una perdita di circa il 20%, non ha modificato l’impostazione complessiva che, nel medio-lungo periodo, rimane priva di direzionalità. In questo contesto, solo rotture  importanti potrebbero dare avvio ad una direzionalità dei corsi.

> Eni verso emissione prestito per gli istituzionali

Il quadro non cambia nel breve termine. Dal floor in area 15 euro di fine giugno, i corsi erano riusciti a rimbalzare,  supportati da una trendline positiva moderatamente inclinata, spingendosi fin quasi a quota 19 a fine ottobre.  Successivamente però le quotazioni hanno subito una correzione, rompendo dapprima la linea di tendenza, e arrivando  poi fino in area 16.3. Da metà dicembre, complici gli oscillatori in ipervenduto, i prezzi sono nuovamente ripartiti e sostano  ora in area 17.5. Tale movimento potrebbe essere interpretato come un ritracciamento del movimento primario crescente.  In questo caso, sarebbero ragionevoli strategie di acquisto alla violazione dei 18 euro con un primo target a quota 18.5  euro e un secondo poco prima dei 19 euro per azione. Viceversa, la perdita dei 16 euro aprirebbe la strada a strategie di  vendita con target un euro più in basso, o di alleggerimento delle posizioni.

 

Leave a Reply

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>