Il prezzo dell’oro è in ripresa dopo lo scivolone pesante che lo scorso anno ha spinto i prezzi al ribasso per quasi 12 mesi.  Ora dai primi giorni del mese di febbraio le quotazioni del metallo giallo seguono un trend rialzista, sostenuto dai timori sullo stato di salute delle economie dei Paesi emergenti.
Rame, in particolare evidenza c’è la domanda in arrivo dalla Cina
I problemi che provengono dalla lontana Cina nelle ultime settimane hanno spinto il derivato sul Rame scambiato al London Metal Exchange sotto quota 7 mila dollari la tonnellata, il livello
Il prezzo dell’oro rimane in un permanente contesto  di debolezza e anche le ultime prese di beneficio che hanno accompagnato il preziosi in queste ultime sedute, ne sono la conferma.

Nel mare magnum delle strategie basate sull’analisi fondamentale una delle più semplici e conosciute è quella della valutazione del rapporto prezzo/utili (p/e, price/earnings). Questo rapporto consente all’investitore di valutare velocemente se un’azione evidenzia una quotazione eccessivamente elevata rispetto al suo fair value, oppure se è sottovalutata con potenziali margini di upside. Il prezzo di un’azione non è altro che il valore, riportato ad oggi con opportuni tassi di sconto, degli utili generati da quell’azienda da qui agli anni a venire.



Come tutti sanno, la domanda crea l’offerta e oggi più che mai la domanda del petrolio, se pur con qualche discesa negli ultimi 3 anni, è ai massimi livelli. La forte domanda di petrolio ha causato l’aumento del prezzo al barile e si ipotizza che possa crescere ancora fino a raggiungere i 200 dollari al barile.