Caterpillar taglia cinquemila posti di lavoro

by Redazione Commenta

Ridotte le stime sui ricavi per il 2015 a circa 48 miliardi di dollari.

La crisi del settore energetico e minerario mette in difficoltà anche Caterpillar che ha rivisto al ribasso le stime sui ricavi e ha comunicato una “ristrutturazione significativa e azioni di riduzione dei costi” che potrebbero risultare fino a 10mila licenziamenti.

Di certo, da ora fino alla fine del prossimo anno gli esuberi saranno 4-5.000 molti dei quali “si verificheranno nel 2015”. Ci saranno di conseguenza altre chiusure di impianti produttivi che si sommeranno alle 20 già portate a termine dal 2013.

Il gruppo ha inoltre ridotto le stime sui ricavi per il 2015 a circa 48 miliardi di dollari, ossia 1 miliardo in meno dell’outlook fornito in precedenza. In un comunicato, il colosso americano delle macchine movimento terra si aspetta di ridurre i costi operativi di circa 1,5 miliardi di dollari annui.

“Stiamo affrontando una convergenza di condizioni di mercato difficili in regioni e settori chiave, come quelli energetico e minerario”, ha dichiarato in una nota Doug Oberhelman, amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione di Caterpillar. “Pur avendo già fatto significativi aggiustamenti quando sono emerse queste condizioni di mercato, adesso stiamo intraprendendo azioni ancor più incisive”, ha continuato Oberhelman spiegando di “non prendere alla leggera queste decisioni ma sono fiducioso che questi passi addizionali metteranno caterpillar in una posizione migliore per quando la domanda migliorerà“.

Il 2015 è per Caterpillar il terzo anno consecutivo di ricavi in calo e il 2016 rappresenterebbe il primo anno nei 90 anni di storia del gruppo in cui le vendite sono scese per il quarto anno di fila. L’azienda ha anche ridotto la forza lavoro di oltre 31.000 persone da metà 2012. L’annuncio ha affondato il titolo a Wall Street.

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