Piazza Affari, chiusura frenata dalle banche

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A Milano l'indice Ftse Mib è regredito dello 0,46% a 23.248 punti, mentre l'indice All Share ha lasciato sul terreno lo 0,% a 24 punti. Situazione simile anche nel resto d'Europa.

Chiusura negativa, quella di ieri, per Piazza Affari. La Borsa di Milano ha resettato i guadagni della mattinata e ha chiuso in territorio negativo, coerentemente con i principali indici europei.

A Milano l’indice Ftse Mib è regredito dello 0,46% a 23.248 punti, mentre l’indice All Share ha lasciato sul terreno lo 0,% a 24 punti. Gli scambi sono stati ridotti, alla vigilia di Ferragosto. Lo spread tra Btp e Bund è rimasto invariato a 116 punti base con il rendimento del decennale italiano in leggera crescita all’1,82%.

Nel panorama internazionale, questa mattina, con un giorno di ritardo, il parlamento greco ha approvato l’accordo con i creditori sul terzo salvataggio della Grecia. Dopo il via libera del Parlamento greco, l’attenzione è concentrata sull’Eurogruppo, al momento in corso a Bruxelles. La Commissione Ue è più ottimista ma sta preparando un prestito-ponte da attivare nel caso di una fumata nera. Secondo delle fonti, l’Eurogruppo potrebbe decidere di erogare una tranche di 23 miliardi di euro di aiuti ad Atene. Sul fronte cinese, invece lo yuan oggi si è stabilizzato con il dollaro, dopo tre giorni consecutivi di svalutazioni. La Pboc ha effettuato una correzione rivalutativa dello 0,05%.

Stavolta ha giocato a sfavore del mercato italiano il dato sul pil dell’Italia cresciuto dello 0,2% nel secondo trimestre, in frenata dal +0,3% del primo trimestre,. Secondo quanto riferito dall’Istat, la spinta è venuta dai servizi, mentre c’è stata stagnazione per quanto riguarda l’industria e le costruzioni e una contrazione per l’agricoltura.

Non è stata esaltante neanche la crescita della Germania nel secondo trimestre: +0,4% su base trimestrale, leggermente inferiore alle attese, mentre quella dell’Eurozona ha rallentato allo 0,3%. Un secondo trimestre a ruoli invertiti dove Spagna e Grecia sono cresciute più di Francia (pil invariato su base trimestrale e +1% su base annuale) e Germania.

 

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