Telecom, la settimana si chiude in rosso

by Redazione Commenta

Il gruppo ha archiviato i primi nove mesi dell'anno con un fatturato consolidato di 14,9 miliardi di euro, in calo rispetto al corrispondente periodo del 2014 del 6,9%

Sessione intensa, quella di ieri, per Telecom Italia. Il titolo ha chiuso in rosso del 2,43% dopo i conti resi noti giovedì. Pesa la decisione del Cda di convertire le risparmio.

Il gruppo Telecom Italia ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con un fatturato consolidato di 14,9 miliardi di euro, in calo rispetto al corrispondente periodo del 2014 del 6,9% (-3,9% in termini organici). L’utile del periodo attribuibile ai soci della controllante si attesta a 362 milioni di euro contro i 985 milioni dei primi nove mesi 2014.

Ieri sera, infatti, il cda di Telecom ha messo ai voti il progetto di conversione delle risparmio in azioni ordinarie a pagamento. L’operazione, che era già stata studiata diverse volte durante la gestione di Franco Bernabè, prevede che venga offerto ai soci senza diritto di voto di concambiare il loro titolo con un’azione ordinaria aggiungendo 9,5 centesimi di euro e rinunciando così al privilegio sul dividendo. L’operazione è facoltativa, ma poi diventerà obbligatoria con la fine del periodo di offerta a un concambio di 0,87 ordinarie per ogni azione di risparmio. Il tutto avverrà prima della distribuzione del dividendo 2015, che di fatto verrà annullato per le risparmio. Per chi propenderà per la conversione facoltativa il premio rispetto alle quotazioni degli ultimi 6 mesi è del 12,7%, mentre per l’obbligatoria è del 7%. Servirà l’approvazione dell’assemblea degli azionisti delle risparmio. In caso di voto favorevole, chi non aderirà potrà far valere il diritto di recesso fissato a 0,9241 euro contro gli 0,98 della chiusura di ieri. Le ordinarie hanno chiuso a 1,19 euro.

La società si riserva di sospendere la conversione se il recesso costerà più di 100 milioni di euro. L’assemblea per modificare lo Statuto di Telecom, necessaria per avviare la trasformazione, è convocata il prossimo 15 dicembre. Il 17 dicembre sarà la volta degli azionisti di risparmio.

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