Fiat-Chrysler arriva a New York, nel giorno del 'Columbus Day'. La data scelta porterà fortuna alla quotazione?
Fiat-Chrysler Automobiles, azienda nata dalla fusione tra i due celebri marchi legati al settore automobilistico, debutta oggi sul Nyse a Wall Street. L’Ipo si configura come la chiusura dell’iter che ha condotto le due società a fondersi. Un battesimo di fuoco sui mercati finanziari, attesissimo dagli investitori. Per dimensioni, Fca è la settima società e ciò aumenta le aspettative per la quotazione. Una delle più importanti di quest’ultimo, travagliato, periodo.
Successivamente all’Ipo, Fiat e Chrysler sono attese al banco di prova per ciò che concerne le mosse atte a potenziare il loro ‘impero’. E’ previsto un piano industriale da circa 50 milioni di dollari, in cinque anni al fine di rinvigorire i marchi della propria brand-line: Jeep, Alfa Romeo, Maserati. Inoltre, c’è la volontà di evolversi nel difficile mercato asiatico.
Fca dunque, è in cerca di fiducia da parte degli azionisti, così da ottenere l’ingresso dalla porta principale ai grandi mercati degli States. Un ingresso che favorirebbe di certo nuove fusioni, collaborazioni con gli acquirenti che contano, partnership di livello mondiale.
Intanto, l’obiettivo è stato fissato: incremento dei profitti fino a 5,5 miliardi di dollari, aumento delle vendite al 60% entro e non oltre quattro anni.
A seguito della quotazione, la società vaglia anche l’ipotesi di erogazione di bond statunitensi. Resta da comprendere se Fca procederà anche alla ricapitalizzazione. Questa voce è insistente già da qualche mese, a margine del nuovo piano industriale. Un’operazione che dunque è stata già ventilata ma che al momento (parola di Marchionne) non appare ‘necessaria’.
Di capital increase e di tutte le operazioni a favore di un potenziamento ulteriore se ne parlerà nel corso della prossima riunione tra i vertici aziendali, fissata per il 29 ottobre.