Gordon Brown teme che la ripresa economica sia in pericolo

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La volatilità del prezzo del barile di petrolio è il problema principale...

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Gordon Brown, il primo ministro inglese, lancia un messaggio di attenzione, e lo ribadirà all’ormai imminente G8 che si tiene a L’Aquila, dichiarando che ci sono ancora molti segnali che fanno pensare che uscire dalla crisi economica mondiale non sarà così facile come si poteva pensare in precedenza.

Secondo Brown, il G20 tenutosi a Londra in aprile non è servito molto per creare una regolazione unica per il settore economico e spera proprio che il G8 potrà portare qualche ventata d’aria fresca in questo senso.

La volatilità del prezzo del barile di petrolio è il problema principale, ha affermato Brown, ed in effetti non possiamo dargli torto, nel luglio del 2008 il prezzo era di 147 dollari al barile, poi scese fino a 33$ al barile nel dicembre sempre dello scorso anno per assestarsi ora sui 66$, prezzo di venerdì scorso.

Anche il presidente francese, Nicolas Sarkozy sostiene la tesi del collega britannico e auspica dei dialoghi tra le varie forze internazionali per ridurre la volatilità del prezzo del greggio.

Sarà chiesto di decidere un prezzo guida da seguire nel G8 di L’Aquila, così come va ricordato che Sarkozy stesso in un recente incontro ad Abu Dhabi propose un accordo tra produttori e nazioni compratrici dell’oro nero per creare una sorta di prezzo standard.

Comunque, come affermato anche da fonti del governo francese, tutto questo dipende dalla buona volontà dei produttori di petrolio, non da altri fattori.

Gordon Brown inoltre si dice preoccupato anche dalla disoccupazione, sempre più in aumento e dallo stato di molte banche… Staremo a vedere cosa verrà deciso nel G8.

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