Risparmio e potere d’acquisto famiglie in calo

by Redazione Commenta

Semaforo rosso anche per il tasso di investimento delle società non finanziarie, che nel 2011 è sceso anno su anno, e per la quota di profitto delle società non finanziarie.

Nel nostro Paese la propensione al risparmio delle famiglie è sempre più bassa. Questo stando alle rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Statistica, a valere sul 2011, da cui è in particolare emersa una propensione al risparmio delle famiglie sui minimi dal 1995.

E se da un lato invece il reddito disponibile delle famiglie, a valori correnti, lo scorso anno è aumentato, dall’altro l’erosione generata dall’inflazione ha fatto sì che il potere d’acquisto delle famiglie nel 2011 si è ulteriormente assottigliato dello 0,5%.



ECONOMIA ITALIANA TRA INFLAZIONE E PRESSIONE FISCALE

Semaforo rosso anche per il tasso di investimento delle società non finanziarie, che nel 2011 è sceso anno su anno, e per la quota di profitto delle società non finanziarie che, stando ai dati comunicati dall’Istituto Nazionale di Statistica, si è attestata, al pari della propensione al risparmio delle famiglie, sui minimi dal 1995.

SETTORI SU CUI INVESTIRE DURANTE L’INFLAZIONE

Appresi i dati Istat, la Federconsumatori è intervenuta con una nota ufficiale sottolineando come del risparmio agli italiani sia rimasta in tutto e per tutto solo la propensione, per la serie vorrei ma non posso. A causa dei rincari, infatti, è crescente il numero di famiglie che non riesce più a mettere soldi da parte e che, inoltre, spesso ha grosse difficoltà nel momento in cui emerge la necessità di dover effettuare delle spese straordinarie non rinviabili.

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