Inflazione marzo 2013 al sesto calo consecutivo

Per i prezzi al consumo in Italia siamo giunti al sesto calo consecutivo. Questo almeno stando ai dati provvisori sull’inflazione di marzo 2013 comunicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Nel dettaglio, l’indice rilevato dall’Istituto Nazionale di Statistica ha fatto registrare un aumento rispetto al mese precedente dello 0,3%, e dell’1,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno quando invece nel febbraio scorso la variazione annua era stata di +1,9%.

Inflazione Italia 2013 sotto il 2%

In linea con le attese prosegue in Italia il rientro dell’inflazione, ovverosia dei prezzi al consumo. Questo almeno stando alle rilevazioni dell’Istat che ha reso noto che nello scorso mese di febbraio del 2013, in base ai dati preliminari in possesso da parte dell’Istituto Nazionale di Statistica, l’inflazione ha fatto registrare un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente, e dell’1,9% rispetto al mese di febbraio del 2012.

E così l’inflazione su base annua scende sotto la soglia psicologica del 2%, se i dati definitivi andranno a confermare quelle che sono le stime provvisorie, dopo che nel 2012 la media è stata pari al 3% e dopo che nello scorso mese di gennaio l’indicatore, sempre su base annua, aveva fatto registrare un aumento pari al 2,2%.

Inflazione Italia 2013 confermata in discesa

In linea con le stime preliminari nello scorso mese di gennaio del 2013 l’indice dei prezzi al consumo è aumentato su base annua del 2,2%, e dello 0,2% rispetto al mese precedente. A rilevarlo è stato l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) a conferma di come l’inflazione in Italia stia rallentando rispetto ad una media 2012 posizionata al 3%.

La discesa dell’inflazione si spiega con il rientro dei prezzi dei beni energetici, mentre tensioni al rialzo sono state rilevate dall’Istituto per i generi alimentari non lavorati con particolare riferimento ai vegetali freschi. Il dato definitivo sui prezzi al consumo di gennaio 2013 porta l’inflazione acquisita per l’intero anno allo 0,8%.

Inflazione Italia 2013 in progressivo rallentamento

Dopo un’inflazione media al 3% nel 2012, in Italia i prezzi al consumo, anche se con una dinamica lenta, si stanno via via raffreddando. Questo stando alle rilevazioni preliminari dell’Istat per il mese di gennaio del 2013, da cui è emersa un’inflazione in aumento dello 0,2% rispetto a dicembre 2012, e del 2,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ovverosia confrontato con il mese di gennaio del 2012.

La discesa percentuale su base tendenziale dei prezzi al consumo è quindi dello 0,1% visto che a dicembre del 2012 l’indice aveva fatto registrare rispetto al mese di dicembre del 2011 un aumento del 2,3%. In base ai dati provvisori Istat il valore di gennaio 2013 porta in proiezione annua l’inflazione già acquisita a +0,8%.

Inflazione media 2012 in Italia

In Italia nel 2012 l’inflazione media si è attestata al 3%. A rilevarlo è stato in data odierna l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) tenendo conto dei dati preliminari del mese di dicembre del 2012, caratterizzati in particolare da prezzi al consumo in aumento dello 0,3% rispetto al mese di novembre del 2012, ed in aumento del 2,4% rispetto al mese di dicembre del 2011.

Stando ai dati preliminari dell’Istat, quindi, il mese scorso su base annua l’inflazione ha ulteriormente rallentato rispetto al +2,5% rilevato nel mese di novembre del 2012. L’Istituto Nazionale di Statistica ha spiegato il calo con la progressiva discesa dei prezzi dei beni energetici non regolamentati rispetto ai massimi toccati nel primo semestre dello scorso anno.

Prezzi al consumo Istat novembre 2012 confermati

In linea con le indicazioni fornite in via provvisoria, nello scorso mese di novembre del 2012 in Italia l’indice dei prezzi al consumo, ovverosia l’inflazione, ha fatto registrare un calo dello 0,2% rispetto al mese precedente, ed un aumento su base annua pari al 2,5%.

A darne notizia è stato l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel precisare come, in virtù dei dati definitivi di novembre, l’inflazione 2012 acquisita si confermi al 3%. L’inflazione italiana, dopo essersi attestata per diversi mesi sopra la soglia del 3%, si sta ora confermando sotto tale soglia a fronte di un calo che non è solo congiunturale, ma anche tendenziale.

Inflazione novembre 2012 in discesa

Grazie al raffreddamento dei prezzi dei beni energetici nel corrente mese di novembre del 2012 in Italia l’inflazione si è attestata in calo. Ne da notizia l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel precisare come l’indice dei prezzi a consumo, in base ai dati provvisori di novembre del 2012, si sia attestato in calo dello 0,2% rispetto al mese precedente, mentre su base annua l’inflazione segna un +2,5% in calo rispetto al dato definitivo di +2,6% dello scorso mese di ottobre del 2012.

Grazie a questa dinamica dei prezzi, riferisce altresì l’Istat con un comunicato ufficiale, l’inflazione acquisita per l’intero 2012 rimane ancorata al 3%. Stabile all’1,5% è anche la cosiddetta inflazione di fondo, ovverosia quella depurata dai beni energetici e dagli alimentari freschi che sono le componenti più volatili nella rilevazione e determinazione dei prezzi.

Inflazione italiana ottobre 2012 sotto il 3%

Nello scorso mese di ottobre del 2012 in Italia l’inflazione è scesa ben al di sotto della soglia del 3% attestandosi al 2,6%. A comunicarlo è stato l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel confermare la lettura provvisoria annua relativa alla rilevazione dell’indice dei prezzi al consumo.

Il mese scorso l’inflazione è quindi fortemente diminuita rispetto al mese di settembre del 2012 quando il carovita viaggiava al 3,2%. L’Istat ha comunque precisato come una quota parte del calo dell’indice sia frutto del confronto favorevole rispetto al mese di ottobre del 2011 quando si sentirono eccome sui prezzi gli effetti legati all’aumento dell’aliquota Iva dal 20% al 21%.

Aumento tariffe da bloccare secondo il Codacons

L’aumento dell’Iva dal 21% al 22%, programmato con la Legge di Stabilità, rischia di pesare come un macigno sulle chance di ripresa dell’economia nel secondo semestre del 2013, ovverosia quando in tanti sperano che si possa registrare la tanto attesa di inversione del ciclo economico.

E’ questa, in estrema sintesi, la posizione del Codacons che, di conseguenza, auspica non solo che l’aumento dell’Iva venga riposto nel cassetto, ma che vengano bloccati anche tutti gli aumenti tariffari partendo dalle multe fino ad arrivare ai ticket sanitari.

Prezzi al consumo Istat settembre 2012 confermati

In linea con la stima provvisoria, nello scorso mese di settembre in Italia l’inflazione, ovverosia l’incide dei prezzi al consumo, si è attestata al 3,2% su base annua a fronte di una variazione nulla rispetto al mese precedente, quello di agosto del 2012. A rilevarlo è stato l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel far altresì presente come con il dato di settembre l’inflazione acquisita sinora per l’intero anno sia pari al 3%.

Bene il dato sull’inflazione dell’Istat depurato dalle componenti più volatili, alimentari ed energia, che a settembre del 2012 si attesta all’1,9%, ovverosia in calo rispetto al 2,1% del mese precedente. Così come, al netto dei soli beni energetici, l’inflazione passa dal +2,2% del mese di agosto del 2012 al +2% del mese scorso.

Prezzi al consumo Istat settembre 2012

E’ ancora sopra il 3% in Italia l’inflazione. Questo stando ai dati provvisori di settembre 2012 forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica che, in particolare, ha rilevato come i prezzi al consumo nel mese che termina dopodomani siano aumentati su base annua del 3,2%, ovverosia sugli stessi livelli del mese di agosto del 2012.

A settembre 2012, rispetto al mese precedente, la variazione congiunturale si è mantenuta infatti invariata. In base ai dati consolidati di settembre, l’inflazione acquisita per l’intero 2012, ha riferito l’Istituto Nazionale di Statistica Istat con un comunicato ufficiale, si attesta al 3% tondo tondo, ovverosia sullo stesso livello rilevato nel mese precedente.

Nuova politica economica Governo Monti

Un presidio nei prossimi giorni, da parte delle principali Associazioni dei Consumatori, al fine di chiedere all’attuale Governo una nuova politica economica che si basi sullo sviluppo e sul rilancio della crescita a fronte di serie ed incisive misure a favore delle famiglie. Il presidio, davanti a Montecitorio, è fissato per il prossimo 18 settembre del 2012 in accordo con una nota congiunta delle Associazioni Adusbef e Federconsumatori.

C’è preoccupazione infatti, al ritorno dalle ferie, per le crisi aziendali e per l’andamento delle tariffe e dei prezzi che si presentano in persistente aumento oramai da troppo tempo e che, quindi, stanno sempre di più assottigliando il potere d’acquisto delle famiglie.

Prezzi al consumo Istat agosto 2012 in aumento

E’ ancora sopra il 3% in Italia l’inflazione. Questo stando ai dati provvisori di agosto del 2012 forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) che, in particolare, ha rilevato come i prezzi al consumo nel mese che termina oggi siano aumentati su base annua del 3,2% rispetto al 3,1% del mese di luglio del 2012.

A agosto 2012, rispetto al mese precedente, la variazione congiunturale è stata invece pari a +0,4%. In base ai dati provvisori di agosto del 2012, l’inflazione acquisita per l’intero 2012, ha riferito l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) con un comunicato ufficiale, si attesta al 3% tondo tondo.

Rischio inflazione 2012 al ritorno dalle ferie

Al ritorno dalle ferie in Italia si rischia una nuova ondata inflazionistica. Questo almeno stando alle previsioni del Codacons che al riguardo ha lanciato l’allarme prezzi e tariffe per il mese di settembre del 2012.

Nel dettaglio, l’Associazione dei consumatori e degli utenti prevede alla riapertura delle attività dei rincari generalizzati praticamente in tutti i settori dell’economia dell’ordine del 5-7% su base annua a partire dai generi alimentari con ripercussioni negative per le famiglie pari in media a ben 550 euro su base annua.