E’ iniziato ieri il periodo di collocamento del terzo Btp Italia emesso dal Tesoro italiano. Sarà possibile prenotare il titolo di stato indicizzato all’inflazione fino a giovedì 18 ottobre. Ieri è avvenuto un vero e proprio boom di richieste, che hanno raggiunto i 2,483 miliardi di euro. Ciò vuol dire che solo nel primo giorno di emissione è stato superato l’intero importo collocato con il secondo Btp Italia a giugno scorso, quando furono raccolti complessivamente 1,74 miliardi di euro.
C’è da dire, però, che il contesto di mercato oggi è decisamente diverso rispetto alla scorsa estate. Quattro mesi fa l’Italia era sotto l’attacco della speculazione internazionale, il sentiment degli investitori era negativo e lo spread quotava poco sotto 500 punti base. Oggi, nonostante l’incertezza resti elevata a causa del debito spagnolo e alle ridotte aspettative di crescita economica future, il sentiment è nettamente migliorato con lo spread Btp-Bund in area 350 punti base.
Gli ordini raccolti ieri hanno battuto i volumi registrati in ogni singola giornata della prima emissione che era avvenuta a marzo. Allora ci fu un vero e proprio exploit di richieste fino a 7,3 miliardi di euro, ma anche in quel momento la condizione dei mercati finanziari era molto positiva, tanto che lo spread Btp-Bund quotava poco sotto 280 punti base. Il nuovo Btp Italia avrà una durata di 4 anni, con scadenza prevista per il 22 ottobre 2016.
Il capitale è indicizzato all’inflazione italiana, così come la cedola. A ottobre il rendimento minimo garantito in termini reali dal Btp Italia è pari al 2,55%. I risparmiatori che mantenrranno in portafoglio il titolo fino alla scadenza riceveranno anche un premio defeltà del 4 per mille lordo. Ieri sera il Btp Italia giugno 2016 rendeva il 5,5% (con ipotesi di inflazione al 3%), il Btp tradizionale settembre 2016 il 3,35%, mentre il Btp€i il 4,84% (ipotesi di inflazione al 2,6%).