Attacco alla pipeline ENI

Un oleodotto gestito da Eni SpA ( E : 42,42, 0,00, 0,00% ), unità di Agip nel Delta del Niger è stato fatto saltare Martedì e a riferirlo è un membro della comunità in cui è avvenuto l’attacco.

Williams Welemu ha fatto sapere che la pipeline è stata fatta saltare in aria alle ore 21:45, ora locale Martedì 7 Dicembre. Un portavoce di Eni ha riferito che l’azienda ha in precedenza rifiutato di commentare la minaccia di un attacco alla conduttura.



Welemu ha inoltre aggiunto a Dow Jones Newswires che era diverse settimane che i giovani locali del fronte di liberazione del Delta del Niger minacciavano di far saltare l’oleodotto: “Ho cercato di fermarli [per diverse settimane] ma non mi hanno sentito. Gli aggressori rivendicano il fatto che Agip assume pochi giovani residenti. Un militante di un’altra comunità che ha un problema con la nostra comunità è stato ingaggiato per proteggere l’oleodotto“.

I giovani protestavano anche contro l’inquinamento dalla pipeline, ha aggiunto Welemu.
Ci sono state rinnovate minacce di attacchi contro le infrastrutture petrolifere della regione petrolifera più grande dell’Africa a seguito di un esercito offensivo per schiacciare l’insurrezione dei militanti. Solamente due giorni fa si è verificato un secondo attacco da parte dei militanti indirizzato alla Nigerian National Petroleum Corp.

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