Crescita dell’Italia pari a zero nel terzo trimestre 2023

by Daniele Pace Commenta

Il terzo trimestre di quest’anno ha fatto registrare una crescita azzerata per l’Italia. Secondo quanto è stato svelato dalle stime dell’Istat, infatti, il Pil, che ha subito delle integrazioni e delle correzioni per via del calendario, ma anche per colpa della destagionalizzazione, non ha subito alcun cambiamento in confronto al trimestre precedente, così come non è variato nemmeno in confronto al terzo trimestre dello scorso anno.

grattacieli fatti con pile di monete da 2 euro

In sostanza, quindi, in riferimento alla crescita del Pil, va detto che è stata registrata una vera e propria stabilizzazione intorno allo 0,7%. Si tratta dello stesso valore rispetto a quello che era stato rilevato nel corso del secondo trimestre del 2023.

Il terzo trimestre dell’anno, invece, ha potuto contare su tre giornate di lavoro in più in confronto al secondo trimestre, ma questo aspetto non ha inciso molto sui dati registrati da Istat. La variazione congiunturale si può considerare una specie di conseguenza della riduzione del valore aggiunto all’interno del settore agricolo, della pesca e della silvicoltura. Al contempo, ha inciso certamente anche l’incremento del settore industriale e una notevole stabilizzazione nel settore dei servizi.

Dando uno sguardo alla variazione che è stata registrata in riferimento al pil per il 2023, si parla solamente di un aumento pari allo 0,7%, insomma, il medesimo livello già toccato nel secondo trimestre. Ci troviamo di fronte a una situazione in cui l’economia italiana mantiene un equilibrio e una stabilità, in seguito al calo che invece era andato in scena durante il secondo trimestre 2023.

Importante anche dare uno sguardo alla dinamica a livello di trend, che si mantiene su livelli di stabilità. Di fatto, però, tale tendenza ha portato a un blocco del processo di crescita che stava proseguendo imperterrito già da una decina di trimestri di fila. Dal punto di vista della domanda, è bene mettere in evidenza come è stato registrato un contributo del tutto negativo rispetto alla domanda, chiaramente al lordo delle varie scorte e a un contributo soddisfacente in termini di domanda estera netta.

Tornando leggermente indietro nel tempo, diamo uno sguardo ai dati che hanno caratterizzato il secondo trimestre del 2023. Infatti, l’ISTAT aveva comunicato come il Pil italiano si trovasse di fronte a una diminuzione, pari allo 0,4% in confronto al primo trimestre dell’anno, con un aumento pari solamente allo 0,3% rispetto al secondo trimestre del 2022.

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