I grandi azionisti faranno causa a Volkswagen

by Redazione Commenta

I maggiori investitori, dopo il pesante crollo del titolo dovuto al dieselgate, citeranno in giudizio la società per chiedere un risarcimento che si aggira sui 40 miliardi.

Ci sono novità relative al caso dei motori diesel taroccati su 11 milioni di vetture Volkswagen. Lo scandalo, da settimane, tiene banco sui media di tutto il mondo.

Secondo il Sunday Telegraph i grandi azionisti della casa di Wolfsburg sono determinati a citare in giudizio per 40 miliardi di euro la società per il crollo del titolo Volkswagen dopo che lo scandalo è venuto alla luce. La cifra appare esagerata perché il 72% della proprietà della Volkswagen è del Land della Sassonia e della famiglia: si arriverebbe a 40 miliardi solo se anche loro si facessero causa da soli.

Secondo quanto riferisce il Sunday Telegraph comunque l’avvocato Quin Emanuel, che ha al suo attivo vittorie in ” class action” per 50 miliardi di dollari e ha tra i suoi clienti colossi del calibro di Google, Sony e la Fifa, è stato ingaggiato dal gruppo Bentham (specializzato nel finanziare i costi delle grandi e lunghe vertenze legali) per preparare una causa a favore degli azionisti di Volkswagen che hanno visto volatilizzarsi 25 miliardi di euro per il crollo del titolo del colosso automobilistico. E le cose peggioreranno per le multe inflitte dai vari governi e per i costi di richiamo e modifica dei motori degli 11 milioni di vetture con l’ormai famigerato motore diese AE189. In sintesi, il titolo potrà ancora scendere.

L’avvocato Quinn e il gruppo Bentham stanno contattando i grandi investitori di Volkswagen, inclusi i fondi sovrani di Qatar (che controlla il 17% delle azioni) e Norvegia (il 2%), per chiedere loro di unirsi nella causa. Vertenza che sarà avviata, spera l’avvocato al più tardi a febbraio 2016, in Germania in base alla legge sul commercio dei titoli azionari. Quinn ritiene che il fatto che Volkswagen abbia tenuto segreto a tutto il mondo, ma in particolare ai suoi azionisti (gente che ha investito il proprio denaro nella società), l’uso di strumenti e software per alterare i test dei motori diesel, costituisca una gravissima colpa da parte del management. Danno che inizia dal 2009, ossia da quando Volkswagen ha iniziato a ‘truccare’ i suoi motori diesel.

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