Alitalia, risposta italiana alla UE

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L’Unione Europea, nella persona del Commissario Europeo ai Trasporti Antonio Tajani ha ricevuto quella che è da considerarsi come la prima risposta delle autorità governative italiane all’indagine che l’istituzione internazionale ha avviato sul prestito-ponte di 300 milioni di euro concesso alla compagnia aerea di bandiera Alitalia, e che per l’Unione Europea potrebbe aver dato luogo a un aiuto di Stato in grado di infrangere la normativa comunitaria.

Alitalia: salvataggio rispetterà la UE

Dopo il nostro approfondimento del 30 giugno, torniamo a parlare della vicenda Alitalia, oramai giunta a una prossima svolta grazie all’attesa decisione da parte dell’advisor Intesa SanPaolo. Corrado Passera, amministratore delegato dell’istituto di credito, al termine di un colloquio con il Commissario UE ai Trasporti, Antonio Tajani, ha dichiarato che non è ipotizzabile una soluzione del caso senza rispettare le normative e le prospettive europee.

Passera ha quindi ammesso di trovarsi dinanzi a una situazione notevolmente difficile, dalla quale, tuttavia, è possibile uscire. Sebbene occorrerà attendere probabilmente due o tre settimane prima di averne conferma ufficiale, più voci vicine alle società interessate sembrano essere concordi nel pensare a una soluzione che preveda una divisione della compagnia aerea di bandiera in due società, una newco e una bad company.

Tra i nomi più accreditati per la nuova Alitalia viene confermato anche nelle ultime ore quello di Carlo Toto, di Air One, mentre si registra un passo indietro da parte di Roberto Colaninno, inizialmente accostato alla cordata italiana in fase di creazione per il salvataggio di Alitalia, e poi discostatosi negli ultimi giorni (sebbene Colaninno non abbia mai esplicitamente aderito all’idea di entrare nel gruppo degli imprenditori).

Alitalia, rinascita dopo fallimento

L’idea non è nuovissima, e quindi i suoi fautori non andrebbero certo premiati per creatività. Tuttavia l’idea di scindere Alitalia in una newco e in una bad company sembra attrarre, secondo quanto riportato da IlSole24Ore di sabato scorso, più di un consenso tra advisor e dintorni.

Per ora, però, le voci che danno Alitalia prossima ad un fallimento guidato sono, appunto, solamente voci. Bisognerà attendere, innanzitutto, che Intesa San paolo, recentemente nominato advisor per l’operazione, presenti le sue soluzioni per uscire dalla crisi.

Tra le soluzioni individuate dal gruppo bancario ci potrebbe essere proprio la separazione dell’azienda in due divisioni: da una parte una nuova società, con nuovi soci privati (Air One figurerebbe sempre in testa) e altrettanto nuovi capitali; dall’altra la classica bad company, cui andrebbe l’onere di gestire gli effetti nocivi del pregresso andamento della compagine, per poi terminare la sua esistenza con un fallimento pilotato.

Discesa di Alitalia e di Telecom

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Non passa giorno in cui non si senta parlare almeno una volta delle trattative in corso per decidere il destino di Alitalia e di Telecom ed è per questo che ho voluto creare un post per unire le due aziende che sono già unite in un destino molto comune. I due titoli sono in continua discesa, nessuno sa niente perchè le trattative di vendita sono altamente riservate e nemmeno i risparmiatori che hanno sempre dato un grande sostegno alle due aziende investendo il proprio capitale possono venire a conoscenza dei retroscena della vicenda.