Mps prime sanzioni in arrivo a marzo 2013

In un intervento a margine dell’Assiom Forex in corso a Bergamo, Fabrizio Saccomanni ha affermato che le prime sanzioni relative alla vicenda del Monte dei Paschi di Siena arriveranno il prossimo marzo. Il direttore generale della Banca d’Italia ha ripreso le dichiarazioni effettuate da Ignazio Visco, sottolineando che Palazzo Koch mira a un ruolo più attivo nelle scelte di governance di una banca. In futuro Bankitalia potrebbe avere “il potere di obiettare sulla scelta di un amministratore” nel cda di una banca.

Mps prestito di 2 miliardi da Bankitalia a fine 2011 secondo Wsj

Secondo quanto riportato da The Wall Street Journal, Banca Monte dei Paschi di Siena era così a corto di liquidità che sul finire del 2011 dovette chiedere un prestito di circa 2 miliardi di euro a Bankitalia. Secondo il Wsj, che ha citato fonti vicine alla banca d’Italia, il prestito fu concesso nell’ottobre del 2011 perché l’istituto di credito senese aveva praticamente esaurito i fondi e non poteva più chidere denaro alla Bce. Tuttavia, la notizia non fu divulgata perché sia Mps che Bankitalia ebbero timore di poter scatenare il panico sui mercati.

Banche italiane perdite su derivati Otc a 32 miliardi

Lo scandalo dei derivati finanziari che sta travolgendo Monte dei Paschi di Siena ha messo in allarme l’intero sistema bancario, dagli stessi istituti di credito alle autorità di vigilanza competenti. A far paura non sono soltanto i classici prodotti strutturati, ma anche gli swap Otc. Si tratta di derivati over-the-counter, ovvero non regolamentati. Questi prodotti stanno creando non pochi grattacapi alle banche italiane, tanto che finora le perdite potenziali si attestano a 32 miliardi di euro. Si tratta di derivati che servono per proteggere le banche dal rischio cambio o tassi.

American Express bloccate da Bankitalia

La Banca d’Italia ha riscontrato delle irregolità riguardati usura, reciclaggio e trasparenza da parte dell’American Express Europe ltd in Italia che, per questo motivo, a partire dal prossimo 12 aprile non potrà più emettere nuove carte di credito. La decisione di Bankitalia è il frutto di un’indagine avviata a settembre 2009 in seguito ad alcune segnalazioni che lamentavano per le carte revolving tassi di interesse qualificati come usura.

Il divieto imposto dall’istituto di Via Nazionale, dunque, riguarda solo l’impossibilità di emettere nuove carte di credito, i clienti che già sono in posseso di una carta di credito American Express potranno continuare ad usarla reglarmente.

Bankitalia prevede una ripresa lenta nel 2010

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La Banca d’Italia attraverso il suo bollettino mensile ha fatto sapere di prevedere per il 2010 uno scenario caratterizzato da una profonda incertezza, si stima una ripresa piuttosto debole e un prodotto interno lordo dello 0,7% per l’anno in corso e dell’1% per il prossimo anno.

In ogni caso Bankitalia si aspetta una crescita dell’Italia anche nel 2009, seppur a livelli inferiori rispetto allo 0,6% registrato alla fine del terzo trimestre. Per il 2009, inoltre, si prevede una crescita dell’indebitamento al 5,3% rispetto al 2,7% del 2008, in ogni caso la crescita dell’indebitamento del nostro paese resta comunque inferiore rispetto a quella che è la media europea, che sale dal 2% del 2008 al 6,4% del 2009.

Bankitalia porta al 10% la soglia minima per l’autorizzazione di acquisto quote

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La Banca d’Italia, attraverso una circolare firmata dal governatore Mario Draghi, ha reso noto che per l’acquisto di una partecipazione in una banca è necessaria l’autorizzazione della Banca d’Italia quando si raggiunge la soglia del 10% e non più quella del 5% come previsto dalle norme italiane.

Con questo comunicato, quindi, l’istituto di via Nazionale ha reso non più valida un comma del Testo Unico Bancario e, al contempo, ha reso immediatamente efficace la direttiva europea sull’acquisto di partecipazioni qualificate in banche, assicurazioni e imprese di investimento, anche se ancora non recepita nell’ordinamento nazionale.

La Banca d’Italia rivede le sue previsioni relative al Pil 2009

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Nonostante i governi delle principali economie mondiali si siano impegnati a varare numerose misure e abbiano concesso notevoli aiuti ad importanti aziende che si trovano in serie difficoltà, la crisi economica non accenna a placarsi e le sue conseguenze sono sempre più disastrose.

Le brutte notizie in ambito economico, inoltre, sembrano non finire mai. L’ultima di queste, ma solo in ordine di tempo, rispecchia la difficile situazione che sta vivendo l’economia italiana, circostanza che ha indotto la Banca d’Italia a rivedere la sua previsione sul Pil italiano relativo al 2009 modificandola dal -2% al -2,6%.