In un intervento a margine dell’Assiom Forex in corso a Bergamo, Fabrizio Saccomanni ha affermato che le prime sanzioni relative alla vicenda del Monte dei Paschi di Siena arriveranno il prossimo marzo. Il direttore generale della Banca d’Italia ha ripreso le dichiarazioni effettuate da Ignazio Visco, sottolineando che Palazzo Koch mira a un ruolo più attivo nelle scelte di governance di una banca. In futuro Bankitalia potrebbe avere “il potere di obiettare sulla scelta di un amministratore†nel cda di una banca.
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Mps prestito di 2 miliardi da Bankitalia a fine 2011 secondo Wsj
Secondo quanto riportato da The Wall Street Journal, Banca Monte dei Paschi di Siena era così a corto di liquidità che sul finire del 2011 dovette chiedere un prestito di circa 2 miliardi di euro a Bankitalia. Secondo il Wsj, che ha citato fonti vicine alla banca d’Italia, il prestito fu concesso nell’ottobre del 2011 perché l’istituto di credito senese aveva praticamente esaurito i fondi e non poteva più chidere denaro alla Bce. Tuttavia, la notizia non fu divulgata perché sia Mps che Bankitalia ebbero timore di poter scatenare il panico sui mercati.
Banche italiane perdite su derivati Otc a 32 miliardi
Lo scandalo dei derivati finanziari che sta travolgendo Monte dei Paschi di Siena ha messo in allarme l’intero sistema bancario, dagli stessi istituti di credito alle autorità di vigilanza competenti. A far paura non sono soltanto i classici prodotti strutturati, ma anche gli swap Otc. Si tratta di derivati over-the-counter, ovvero non regolamentati. Questi prodotti stanno creando non pochi grattacapi alle banche italiane, tanto che finora le perdite potenziali si attestano a 32 miliardi di euro. Si tratta di derivati che servono per proteggere le banche dal rischio cambio o tassi.
American Express bloccate da Bankitalia

Il divieto imposto dall’istituto di Via Nazionale, dunque, riguarda solo l’impossibilità di emettere nuove carte di credito, i clienti che già sono in posseso di una carta di credito American Express potranno continuare ad usarla reglarmente.
Bankitalia prevede una ripresa lenta nel 2010

In ogni caso Bankitalia si aspetta una crescita dell’Italia anche nel 2009, seppur a livelli inferiori rispetto allo 0,6% registrato alla fine del terzo trimestre. Per il 2009, inoltre, si prevede una crescita dell’indebitamento al 5,3% rispetto al 2,7% del 2008, in ogni caso la crescita dell’indebitamento del nostro paese resta comunque inferiore rispetto a quella che è la media europea, che sale dal 2% del 2008 al 6,4% del 2009.
Bankitalia porta al 10% la soglia minima per l’autorizzazione di acquisto quote

Con questo comunicato, quindi, l’istituto di via Nazionale ha reso non più valida un comma del Testo Unico Bancario e, al contempo, ha reso immediatamente efficace la direttiva europea sull’acquisto di partecipazioni qualificate in banche, assicurazioni e imprese di investimento, anche se ancora non recepita nell’ordinamento nazionale.
La Banca d’Italia rivede le sue previsioni relative al Pil 2009

Le brutte notizie in ambito economico, inoltre, sembrano non finire mai. L’ultima di queste, ma solo in ordine di tempo, rispecchia la difficile situazione che sta vivendo l’economia italiana, circostanza che ha indotto la Banca d’Italia a rivedere la sua previsione sul Pil italiano relativo al 2009 modificandola dal -2% al -2,6%.