
La decadenza di Berlusconi e titoli del gruppo
È andata bene l’asta dei Bot a sei mesi dello Stato e la Borsa mostra gradimento. Lo Stato ha collocato sette miliardi di Bot a sei mesi e il rendimento
È andata bene l’asta dei Bot a sei mesi dello Stato e la Borsa mostra gradimento. Lo Stato ha collocato sette miliardi di Bot a sei mesi e il rendimento
A pochi giorni dal downgrade di Fitch, che ha bocciato l’Italia con rating BBB+ da A-, era inevitabile che le aste del Tesoro di questa settimana evidenziassero una tendenza al rialzo dei tassi. Ieri il rendimento dei Bot annuali è cresciuto all’1,28% ai top da dicembre scorso, oggi quello dei Btp a lunga scadenza è salito molto e anche oltre le attese. Il Tesoro ha comunque fatto il pieno di Btp e CCTeu, mentre ormai lo spread Italia-Spagna si è praticamente azzerato. Oggi sono stati collocati Btp a 2 e 15 anni.
Stamattina è avvenuta l’asta dei titoli di stato italiani a dodici mesi in un clima di forte incertezza sui mercati, a causa del momento molto difficile che l’Italia sta attraversando sia da un punto di vista economico sia politico-istituzionale. Mentre la Spagna è riuscita a collocare Letras a 6 e 12 mesi con rendimenti in calo, l’Italia ha dovuto pagare un tasso più alto sulla scadenza annuale rispetto all’asta del mese scorso. Ad ogni modo gli analisti avevano già stimato un incremento dei tassi sui Bot a 12 mesi nell’asta odierna.
Stamatttina si è tenuta la terza asta di titoli di stato della settimana del Tesoro italiano, che negli ultimi due giorni aveva collocato Ctz, Btp€i e Bot con tassi in crescita. Il forte aumento del rischio politico in Italia sta generando forti vendite su azioni e bond pubblici. Inoltre, il panic selling sull’Italia sta contagiando anche gli altri paesi europei, facendo presagire un pericoloso ritorno della tensioni sul debito sovrano nell’area euro. Intanto, poco fa si è chiusa l’asta dei Btp a 5 e 10 anni.
Dalle elezioni politiche è venuta fuori una maggioranza fragile, senza i numeri per governare. Gli investitori si aspettavano l’esatto contrario, ovvero una vittoria di Bersani che avrebbe poi stretto un’alleanza con Monti. La delusione è forte e i mercati non hanno lasciato scampo all’Italia. Ieri Piazza Affari ha perso quasi il 5%, bruciando 17 miliardi di capitalizzazione in un solo giorno, mentre lo spread Btp-Bund è tornato sopra 350 punti. L’asta dei Bot semestrali ha evidenziato tassi quasi raddoppiati, mentre i cds sono saliti di 43 punti.
C’era grande tensione e paura per l’asta odierna dei Bot semestrali, che il Tesoro aveva in programma di piazzare questa mattina. I timori erano giustificati dal fatto che, dopo i risultati definitivi delle elezioni politiche italiane, il rischio di ingovernabilità del paese aveva spinto gli investitori a liquidare le posizioni lunghe sulle azioni e i bond governativi italiani. Stamattina Piazza Affari era nel caos totale, con perdite intraday superiori al 5% per la borsa e con lo spread tra 330 e 340 punti base.
La seduta di ieri è stata caratterizzata da una forte volatilità sullo spread Btp-Bund, che è salito sulle montagne russe a mano a mano che venivano diffusi i dati sulle elezioni politiche italiane. Dopo gli instant pool, la coalizione di centro-sinistra formata da Pd e Sel sembrava avere un cospicuo vantaggio sugli inseguitori. La vittoria sia alla Camera che al Senato sembrava scontata e con una larga maggioranza. Piazza Affari brindava al risultato e saliva del 4% nell’intraday, mentre lo spread scendeva a 255 punti.
La nuova ottava sui mercati finanziari si è aperta con un rialzo delle borse europee, che fanno seguito all’exploit di Tokyo che ha guadagnato quasi il 2,5% ai massimi da settembre 2008. In attesa di conoscere l’esito delle elezioni politiche italiane (alle ore 15 chiusura dei seggi), Piazza Affari ha aperto in territorio positivo con l’indice azionario FTSE MIB che guadagna lo 0,72% a 16.350 punti. Venerdì la borsa milanese aveva messo a segno un progresso dell’1,39%. In discesa lo spread Btp-Bund a 281 punti base.