Cambio euro dollaro possibile nuovo allungo in area 1,353-1,355

Nel corso della seduta di venerdì il cambio euro dollaro ha compiuto un importante rialzo arrivando in area 1,3480-1,3485.

Rimane quindi positiva la struttura tecnica di breve periodo e nonostante l’ipercomprato molto alto è possibile un nuovo allungo con primo obiettivo l’area di 1,353-1,355.

Euro in calo su dollaro e yen

Se ci si aspettava una risposta dai mercati internazionali questa settimana, l’inizio non è dei più confortanti. Le borse asiatiche hanno chiuso la seduta in forte calo su nuovi timori legati ad un rischio default della Grecia.

L’indice Nikkei di Tokyo al termine della giornata ha chiuso in ribasso del 2,31% a 8.535,67 punti, perdendo 201,99 punti rispetto alla chiusura di settimana scorsa. Si prospetta un nuovo lunedì nero anche per le borse europee.

Euro dollaro prossima resistenza a 1,4371

L’euro nelle ultime settimane in particolare ha subito una notevole rivalutazione, soprattutto nei confronti del dollaro americano, e secondo Ewald Nowotny, presidente della banca centrale austriaca e membro del consiglio direttivo della Bce, questo non è un grande aiuto per la ripresa dell’Eurozona.

La pensa diversamente invece il capo economista del Fondo monetario internazionale, Olivier Blanchard, il quale crede che questo movimento della moneta unica non sia preoccupante.

Cambio euro dollaro fase di consolidamento

La scorsa ottava è stata una settimana di consolidamento per il cambio euro dollaro, che ha fatto registrare una netta contrazione di volatilità, con valore fermo attorno a quota 1,26-1,27.

Il cambio tra la moneta unica e il biglietto verde, che nel mese precedente aveva compromesso il supporto di breve di 1,273, ha toccato il minimo proprio a quota 1,26, base sopra alla quale ha poi creato una fase accumulativa.

Cambio euro dollaro stabile a 1,325

Per il cambio euro/dollaro la situazione è molto stabile, è infatti circa da una decina di giorni che il cross tra la moneta unica europea ed il biglietto verde americano si trova in una fase di consolidamento, attorno a quota 1,325.

Giovedì scorso, la conferenza stampa del presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, non ha modificato per niente i tassi di interesse, come d’altra parte già previsto e messo in conto da tutti gli operatori del settore.