L’euro vale più della sterlina

Gli inglesi affrontano da qualche tempo, anche al cambio, la dura realtà del dopo – Brexit. E’ la prima volta, infatti, che l’euro vale più della sterlina se si vuole cambiare la moneta britannica nella valuta comunitaria. Il sorpasso è avvenuto proprio in questi giorni, ma rischia di essere una svolta epocale. Tutti i viaggiatori in partenza per l’Europa, infatti, da venerdì, in attesa all’aeroporto, hanno visto cambiare una sterlina con soli 97 centesimi di euro. Un valore così basso non era mai stato assunto in passato. 

Dollaro Neozelandese, performance in crescita

Il mese appena concluso di Febbraio ha registrato una crescita del Dollaro Neozelandese che ha beneficiato nelle ultime settimane nuovi segni di rafforzamento della congiuntura del Paese oceanico.

Cambio euro dollaro possibile nuovo allungo in area 1,353-1,355

Nel corso della seduta di venerdì il cambio euro dollaro ha compiuto un importante rialzo arrivando in area 1,3480-1,3485.

Rimane quindi positiva la struttura tecnica di breve periodo e nonostante l’ipercomprato molto alto è possibile un nuovo allungo con primo obiettivo l’area di 1,353-1,355.

Cambio euro dollaro: il quadro tecnico resta contrastato

Il cambio euro dollaro ha effettuato un veloce rimbalzo tecnico nella giornata di venerdì, arrivando fino a sfiorare quota 1,32.

Resta pertanto contrastato il quadro tecnico di breve periodo, con Macd e Parabolic che si sono girati in posizione short mentre l’Rsi e lo Stocastico a 5 osservazioni stanno rimbalzando dalle proprie aree di ipervenduto.

Euro in calo su dollaro e yen

Se ci si aspettava una risposta dai mercati internazionali questa settimana, l’inizio non è dei più confortanti. Le borse asiatiche hanno chiuso la seduta in forte calo su nuovi timori legati ad un rischio default della Grecia.

L’indice Nikkei di Tokyo al termine della giornata ha chiuso in ribasso del 2,31% a 8.535,67 punti, perdendo 201,99 punti rispetto alla chiusura di settimana scorsa. Si prospetta un nuovo lunedì nero anche per le borse europee.

Cambio euro dollaro sceso a livelli di febbraio

La giornata di venerdì è stata molto difficile per i mercati finanziari, ad accusare il colpo è stato chiaramente anche il cambio euro dollaro. Alla chiusura della seduta dell’ultimo giorno della settimana il cambio tra la moneta unica ed il biglietto verde aveva raggiunto quota 1,3648.

Il cambio euro dollaro non toccava una quota simile dallo scorso 22 febbraio. Nella giornata di venerdì la Banca Centrale Europea aveva fissato il cambio euro dollaro a 1,3817, mentre giovedì era stato fissato a 1,4044.

Cambio dollaro yen ai minimi dalla Seconda Guerra Mondiale

Il dollaro americano ha toccato nella giornata di ieri i nuovi minimi storici nei confronti dello yen giapponese dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi. Ieri pomeriggio il biglietto verde è sceso a 75,943 yen, mosso dal nervosismo dei mercati che risentono delle previsioni di crescita Usa non proprio confortanti.

Proprio ieri anche JP Morgan ha tagliato le stime di crescita degli Stati Uniti, seguendo a ruota quanto già fatto nei giorni precedenti da Morgan Stanley e Goldman Sachs.

La Banca centrale svizzera potrebbe ancorare il franco all’euro

Quella di ieri è stata una seduta decisamente da dimenticare per il franco svizzero, che dopo aver testato i massimi storici nei confronti dell’euro, 1,0255 il 10 agosto, e del dollaro, 0,7062 il 9 agosto, è arrivato ai livelli più bassi dell’ultima settimana.

Ieri il franco ha infatti testato i minimi a 1,0921 con l’euro e 0,7687 con la moneta americana, soprattutto a causa dei forti realizzi. Questo significa una svalutazione della moneta elvetica del 5,4% su entrambe le altre valute, per una moneta che invece di solito è molto stabile.

Il franco svizzero è una moneta d’oro secondo Banque Syz

Gli analisti di Banque Syz sostengono che il franco svizzero rappresenta una moneta d’oro. La banca di investimenti svizzera, una delle più titolate del paese, afferma infatti che nel 2011 l’euro è stato sostenuto dalla politica monetaria della Banca centrale europea, il dollaro e la sterlina sono stati penalizzati dalla Fed e dalla Bank of England, rimaste immobili.

Come riporta Banque Syz invece la Banca Nazionale Svizzera non deve fare nulla per rendere attraente il franco svizzero, che è diventato praticamente un bene rifugio.